mercoledì 23 aprile 2014
Gli antimoderni decrescitisti di sinistra si moltiplicano, come quelli di destra
Pier Paolo Dal Monte: L’allucinazione della modernità, Editori Riuniti
Risvolto
La prima parte del libro consiste di una disamina critica
dell’ideologia che sottostà al nostro modello di sviluppo dove si pone
in evidenza l’insostenibilità dal punto di vista energetico e ambientale
del modello della crescita produttiva del nostro modello di sviluppo,
con esempi che trattano della produzione di cibo, del consumo di
idrocarburi (picco del petrolio) e del riscaldamento globale. La seconda
parte consiste in una disamina storico-filosofica della genesi del
pensiero moderno, ovvero del percorso che ha portato ai dogmi della
crescita e del dominio del mondo, nonchè di un’analisi storica della
civiltà industriale. La terza parte analizza la «mitologia della
modernità », ovvero il complesso di «idee guida» che informano il
pensiero moderno e, nella fattispecie il mito economico e quello dello
«scientismo». Nella quarta e ultima parte viene analizzata, dal punto di
vista sociologico-filosofico, l’alienazione dell’uomo nella moderna
società dei consumi e l’evoluzione del capitalismo fino alle ultime fasi
di grave crisi del nostro modello economico. L’ultimo capitolo tratta
di come l’immaginazione sia importante nel plasmare la nostra concezione
del mondo e nel dare forma a questo mondo. In quest’ultima parte si
tratta del concetto di Decrescita e si analizza il concetto di
immaginazione dal punto di vista storico-filosofico e cerca di fornire
qualche suggestione su come potrebbe essere una diversa immaginazione
per costruire un mondo diverso da quello attuale.
Un saggio di Pier Paolo Dal Monte ripercorre la critica al nostro modello di sviluppo
Antonello Colimberti 20 aprile 2014
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