venerdì 21 novembre 2014
Continua il revival oscurantista e misticheggiante di Florenskij
Risvolto
“Nessuno, o quasi
nessuno, avrà da eccepire quando sostengo l’esistenza nel nostro mondo
della superstizione e del miracolo,» afferma Florenskij nella sua
presentazione a questo testo prezioso e inquietante «ossia di fenomeni
che superano la capacità della ragione di comprenderli e di accettarli,
persino di concepirli. Dunque, se la mente intende negarli o affermarli,
non è cosa che mi interessi. Quel che io desidero è osservare tali
fenomeni allo stato puro. L’essenziale è per me il fatto psichico
indiscutibile, ossia che gli spiriti esistono, che esistono delle
persone che credono ai miracoli, che esistono gli occultisti e i seguaci
della demonolatria. Non intendo esprimere un giudizio di valore su
queste concezioni del mondo; quel che conta è che esistano inclinazioni
simili dell’intelletto. E sono proprio tali inclinazioni a costituire la
base di queste mie riflessioni”.
Pubblicato il primo scritto del grande filosofo russo, "Sulla superstizione e il miracolo", curato da Valentini
Antonello Colimberti 20 novembre 2014 Euroa
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