mercoledì 13 maggio 2015
Da Einaudi i testi teatrali di Thomas Bernhard
Risvolto
Riunire i testi teatrali di Bernhard, impresa avviata da Ubulibri
nel 1982, è stata un'opera tempestiva e lungimirante che merita
di essere ripresa a distanza di anni e completata. Questo primo
volume riunisce tre testi dei primi anni Settanta: dall'esordio un
po' beckettiano di Una festa per Boris (1970), con la sua tragicomica
sfilata di personaggi senza gambe, a La forza dell'abitudine
(1974), tagliente e grottesca parabola della ricerca di perfezione
artistica ambientata in un emblematico circo, fino a Il riformatore
del mondo (1975), autorappresentazione di un vecchio delirante
che si atteggia a coscienza del pianeta degradato e a nuovo ordinatore
del caos, uno dei capolavori assoluti di Bernhard, molte
volte rappresentato anche in Italia.
Come per la narrativa, anche per il teatro Thomas Bernhard resta
fedele a un'idea dell'arte come luogo dell'autenticità. Nonostante
tutto. Nonostante cioè la perversità e la falsità di cui è capace il
linguaggio. Ma al linguaggio Bernhard non dà tregua. Non lo distrugge
né lo guarda troppo da vicino, ma lo complica e lo ribalta,
lo prova e lo riprova come se nelle pieghe piú segrete, negli intrichi
semantici e sintattici spinti fino al grottesco, potesse aprirsi
uno spiraglio che faccia intravvedere un po' piú in là nell'orizzonte
di tenebra che comunque circonda ed esalta la vita.
Dal saggio introduttivo di Eugenio Bernardi
Dalla nuova antologia Einaudi emerge in pieno la caustica poetica dello scrittore austriaco. Peccato l'introduzione che riduce la complessità a vecchi cliché marxisti
Massimiliano Parente - il Giornale Mer, 13/05/2015
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