martedì 30 giugno 2015

Nietzsche nella Rivoluzione conservatrice

Sono gli atti di un convegno tenuto all'Istituto Gramsci di Bologna un paio di anni fa. Da lì è venuto lo spunto per il mio libro su Moeller van den Bruck e Nietzsche. Più sotto le prime pagine del mio intervento, che di quel libro ha costituito il nucleo originario [SGA].


Nietzsche nella Rivoluzione conservatrice, a cura di F. Cattaneo, C. Gentili, S. Marino, il melangolo 2015

Risvolto
La Rivoluzione conservatrice costituisce uno snodo significativo della storia tedesca ed europea del primo Novecento. Il volume indaga il modo, assai problematico e paradossale, in cui il movimento rivoluzionario-conservatore rimodula alcune istanze tradizionali della destra a partire dal confronto con l’avvento della civiltà della tecnica e con l’irruzione delle masse sulla scena politico-sociale. Tale prospettiva, contraddistinta da una ripresa anti-moderna della modernità, viene approfondita in relazione ai suoi principali interpreti, tra i quali E. Jünger, F.-G. Jünger, A. Moeller van den Bruck e O. Spengler, e in relazione a pensatori come A. Baeumler, T. Mann, C. Schmitt e M. Heidegger. La categoria mediante la quale ci si propone di gettare luce su questo complesso fenomeno è la ricezione del pensiero di Friedrich Nietzsche. Il volume rappresenta quindi un’ulteriore occasione di confronto con l’eredità nietzschiana, nonché una discussione circa la collocazione del movimento rivoluzionario-conservatore rispetto al nazionalsocialismo.





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