sabato 16 aprile 2016

Jorge Amado nel ricordo della moglie

Zelia Gattai: Memoriale dell'Amore, Nova Delphi, 136 pagine, 13 euro

Risvolto
Per cinquantasei anni furono solo Lei e il suo Amore. Zélia Gattai e Jorge Amado. Di questi cinquantasei, quaranta li trascorsero insieme a Bahia. Prima per cercare la casa, poi per comprare la casa, in seguito per ristrutturare la casa e, infine, per viverci dentro. Insieme piantarono il giardino, insieme educarono i figli e videro nascere i nipoti, insieme ebbero cura dei loro tanti animali, insieme coltivarono l'amicizia. Insieme provarono ogni tipo di sentimento: dalla più grande allegria alla più profonda tristezza. Senza perdere l'individualità, si fusero e poi si amalgamarono alla casa: la perfezione. La casa divenne il Memoriale e questa è la sua storia. Introduzione di Paloma Amado.





Ville a Bahia, bradipi e scrittori il segreto del successo di Amado

Il grande autore brasiliano alle prese con Neruda, sogni e animali domestici Nel romanzo-biografia della moglie Zelia Gattai la storia di un matrimonio

Libero 16 Apr 2016 MICHELA RAVALICO 
«Della casa era simpatico solo il nome: Sonata. Ci aveva abitato un musicista, il pianista Sebastian Benda».
Quando il romanziere brasiliano Jorge Amado e la compagna di una vita, e madre di suoi due figli, Zelia Gattai si trasferiscono a Salvador de Bahia è il 1963. La loro casa è ancora un ammasso di pietre, assi rotte e terra smossa. «Erano rimaste in piedi solo due pareti della struttura iniziale». Lentamente e tenacemente si trasformerà in una grande villa con un enorme giardino e presto sarà animata da moltitudini di amici, come Pablo Neruda, Gilberto Gil, Caetano Veloso, animali di ogni tipo come gatti, cani e persino un bradipo (che però verrà presto restituito al precedente proprietario perché divoratore insaziabile di qualunque foglia degli alberi del giardino).
La casa di Bahia, acquistata con i soldi del successo di vendite del best seller Gabriella Garofano e Cannella, crescerà con loro pezzo per pezzo, quadro dopo quadro, soprammobile dopo soprammobile, accompagnandoli per quarant' anni (fino alla morte dello scrittore nel 2001) come un'amica fedele e generosa. E proprio la casa, con tutti gli aneddoti che ogni casa abitata per lunghi anni porta con sé, è la protagonista dell'ultimo libro scritto da Zelia Gattai, Memoriale dell'Amore (Nova Delphi, 136 pagine, 13 euro).
Un’opera che è un monumento, ma anche un commiato: Zelia lo ha scritto nel 2004, in Italia è stato pubblicato quest'anno (la signora Amado è morta nel 2008). L'idea di dedicare il suo ultimo sforzo letterario alla storia della casa di famiglia era per dirle addio e trasformare, in un atto di generosità verso tutti i fan di Amado, la casa in un museo. Zelia Gattai non è una scrittrice famosa come il compagno ma, complice una vita molto vivace fin dalla più tenera età - figlia di un emigrante italiano, vicino ai movimenti rivoluzionari, ha sempre fatto politica e vissuto in molti luoghi e molte avventure - ha pubblicato alcuni libri di memorie familiari molto ben scritti e assai conosciuti in Brasile.
La casa museo, invece, vuole essere un «memoriale» vivente, come la villa di Salvador Dalì a Figueras vicino a Barcellona, o il Vittoriale di Gabriele D'Annunzio sul lago di Garda. Così chi visiterà la Sonata di Jorge e Zelia a Bahia potrà compiere un lungo viaggio nelle passioni, A destra Jorge Amado e Zelia Gattai sulle spiagge di Bahia. Sotto la copertina del romanzo- biografia sul loro matrimonio nei tic, nelle manie e nelle simpatie della coppia. Purtroppo Zelia non ha potuto vederne la fine: a causa di lungaggini burocratiche, come racconta la figlia nella prefazione, la casa museo di Amado a Bahia è stata inaugurata soltanto nel 2012.
Solo per dare un assaggio di quello che si troverà nel libro, bisogna sapere che dalla casa della famiglia Amado sono rimasti a dormire, nella frequentatissima camera degli ospiti, o si sono seduti a tavola tutti i maggiori artisti sudamericani conosciuti anche all'estero come Veloso, Gil o Neruda, ma anche altri grandi compositori o cantori popolari assai noti in Brasile come Tião Motorista e Riachão. Scrive Gattai «apparivano a casa nostra e cantavano. Jorge (Amado, ndr) rideva ascoltando una composizione di Tião Motorista che diceva: «Na casa de Jorge Amado, lugar bom pra se sambar, se samba de dia e de noite, até ver o sol raiar». La fantasia di Tião di inventare che a casa nostra si ballava «di giorno e di notte, fino a quando il sole appar piacque molto a Jorge, e anche a me». I coiugi Zelia e Jorge erano una coppia allegra, e amavano molto giocare.
C'è l'episodio del geco, all'inizio del libro, che fa intenerire i romantici e il capitolo con l'elenco delle cose che non sa fare. «Un giorno decidemmo di divertirci stilando una lista di cose che non sapeva fare: danzare, cantare, canticchiare, nuotare, guidare l'auto, cucinare, cambiare lampadine bruciate, aprire latte di qualsiasi specie, battere chiodi, stringere viti, accendere e spegnere la televisione, la radio e altre cose che non ricordo, salvo poi pizzicarlo un giorno mentre accendeva la tv e teneramente rimbrottarlo “allora sai bene come si fa”».

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