venerdì 20 maggio 2016

Aggiornati gli itinerari siciliani di Matteo Collura

Sicilia sconosciuta
Nove province, cento percorsi Così si svela la Sicilia del cuore
La nuova edizione del volume di Matteo Collura (Rizzoli)
Corriere della Sera 19 May 2016 di Alessandro Cannavò
Della Sicilia saremmo in grado di dire legittimamente tutto il male possibile, dalla pessima amministrazione all’abusivismo edilizio, a un certo ambiguo comportamento mafioso che pervade una parte della società. Per poi arrenderci a un dato di fatto: quest’isola resta, agli occhi di chi la visita (e ci ritorna), una terra dell’incanto. Dove il mix tra una natura piena di personalità, una storia ricca di cultura (artistica, letteraria, culinaria) e il carattere accogliente degli abitanti e del clima, continua a produrre fascino. E a stregare.
Non è un caso che un libro come Sicilia sconosciuta di Matteo Collura sia diventato nel tempo un grande classico d’autore. La prima edizione risale al 1984 e poi lo scrittore ci è ritornato nel 1997 e nel 2008. Ora la quarta versione pubblicata in una veste patinata, (belle foto, grafica accattivante) ma con un costo contenuto. Molto più dunque di una guida, peraltro scritta con lo stile di un Virgilio della Trinacria; anche un bell’oggetto da sfogliare ed esporre.
C’è insito, nella scelta editoriale, l’atteggiamento giusto per conoscere la Sicilia, terra accessibile a tutti (anche perché a buon prezzo) ma allo stesso tempo non votata al turismo di massa. Isola, insomma, per spiriti elitari che invita all’esplorazione. Lasciando magari le coste e affrontando l’interno montuoso. Collura parte dal Palermitano e percorre in senso orario le nove province proponendo più di cento itinerari insoliti fra scenari spettacolari, paesini talmente aggrappati a speroni da preservare la loro identità architettonica, piccoli musei preziosi. Due esempi: la rete dei borghi dell’Ennese (un territorio meravigliosa terrazza sul lato meno noto dell’Etna) che hanno un singolare legame storico-culturale con la Lombardia; e un borgo dell’Agrigentino, Caltabellotta, che Collura descrive come «un luogo dello spirito, un rifugio della fantasia».
Lo spiegò bene Leonardo Sciascia, scrittore con cui l’autore ha avuto un rapporto filiale, che quest’isola è un insieme di isole, paesaggistiche, storiche, sociali, parentali. In questa terra, è bene dirlo, viaggiando si incontrano anche casi di eccellenza, nati da uno nuovo spirito imprenditoriale che intende coniugare la tradizione con un’emergente coscienza ambientale. Forse un viaggio in Sicilia può essere ancora, come diceva Mario Praz, «il viaggio perfetto».

Nessun commento: