venerdì 27 maggio 2016

Gli aforismi di di Gomez Davila più Marzullo che Nietzsche

Schermata 2016-05-21 alle 10.18.30Nicolás Gómez Dávila: Notas, edizioni del Circolo Proudhon, pp. 616, euro 28

Risvolto
Notas è un testo sorprendente per le stesse ragioni che rendono sorprendente l’intera produzione gomezdaviliana: la vastità dei temi affrontati, la concisione puntuale e penetrante della sua scrittura, l’articolazione avvolgente del suo pensiero, la sua familiarità eccezionale con gli autori e le opere della tradizione, il suo senso storico, artistico e letterario, da cui, in cui e per cui distilla la sua opera immortale. L’opera di Gómez Dávila è una pietra miliare della riflessione filosofica di tutti i tempi, lascito eccezionale di chi nel Novecento ha intrapreso le vie dell’universale risalendo i tuguri del postmoderno; proprio per questo, una grande risorsa e un compito per tutti noi.
Nicolás Gómez Dávila (1913-1994), ignorato in vita, scoperto dopo la morte come critico della Modernità e accolto quindi nel novero dei grandi autori di aforismi – non gli spetta ora che la giusta collocazione nella storia della filosofia: un gigante tra i pensatori del Novecento, tra i più grandi di tutti i tempi.

«La vita è la ghigliottina delle verità»

Pubblicate per la prima volta in italiano le monumentali «Notas» di Nicolás Gómez Dávila, laboratorio dei suoi aforismi. Donne, democrazia, libertà e modernità: non si salva nulla 

Libero 26 mag 2016 di NICOLÁS GÓMEZ DÁVILA
«Se non fossi comunista, penserei in tutto e per tutto come lui». Firmato Gabriel García Márquez. Eppure lui, vale a dire Nicolás Gómez Dávila, rimane ancora quasi uno sconosciuto. Per contribuire alla sua conoscenza ora le edizioni del Circolo Proudhon pubblicano per la prima volta in italiano i due volumi di Notas (pp. 616, euro 28, acquistabili scrivendo a info@ circoloproudhon.it), il laboratorio dove il filosofo colombiano tornisce i suoi aforismi confluiti successivamente nella sua opera maggiore, gli Escolios. Spesso descritto come un Nietzsche cattolico o paragonato a Cioran o semplicisticamente incasellato tra i reazionari, Gómez Dávila sfugge a ogni facile classificazione. Erede di ricchi possidenti terrieri, a parte un soggiorno a Parigi, non abbandonò mai la sua Bogotá, trascorrendo le giornate nella solitudine della sua immensa biblioteca. Se anche matura una forte critica al tempo presente, non si aggrappa certo in atteggiamenti nostalgici, come spiega il curatore delle Notas, Gabriele Zuppa. Anzi Gómez Dávila si prefigge, compito profondamente metafisico, di creare delle idee che portino l’uomo all’azione. Solo così, annota Zuppa, si potrebbe sottrarre «l’umanità di oggi, privata della posterità a cui non ha niente da dire e privata dell’eredità del passato, perché non crede più ai miti», all'inerzia in cui si acciambella nell’epoca del nichilismo.
SIMONE PALIAGA

Lo sterco è utile, l’importante è non usarlo come alimento.
Il popolo è sempre vile; però non dimentichiamo che coloro che si credono meno popolo, generalmente lo sono di più.
La ricchezza non serve all’uomo moderno se non per moltiplicare la sua volgarità.
Viaggiare per l’Europa è come visitare una casa nella quale i domestici ci mostrano le sale vuote in cui vi furono feste meravigliose.
L’uomo colto è colui per il quale nulla è carente di interesse e quasi tutto manca di importanza. Dobbiamo essere sempre sinceri con noi stessi, e mai con gli altri. L’amore conviene a chi risulta insopportabile a se stesso.
Dobbiamo mantenerci erti, senza posare la testa su nulla; ogni opinione comoda è la fossa dell’intelligenza.
La bellezza è un orgasmo psichico.
Nessun uomo è capace dell’egoismo e dell’indifferenza con cui una donna contempla tutto ciò che non ama.
La ragione di una donna è l’arsenale delle sue passioni.
La verità di una donna è la menzogna di tal giorno.
La lealtà di una donna è la costanza di uno stesso capriccio.
Più che l’uomo la donna ama le sue carezze. Ogni donna utilizza l’uomo.
L’amore e la felicità colmano la donna quanto l’intelligenza colma l’uomo.
Ogni donna ha bisogno di essere violata un pochino.
Non è la libertà ma la liberazione quello che inebria, come non è la salute ma la guarigione.
La paura di perdere la libertà è una delle cause della tirannia.
Non è la libertà ciò che lo schiavo brama, ma la schiavitù del suo padrone.
Il diritto costituzionale è la toga con cui una nazione maschera la sua incapacità politica.
La politica che ignora il passato può incidersi spettacolarmente nel cielo della storia, ma resta irrimediabilmente barbara. Non bisogna dimenticare che lavorare è una maledizione. Solo conta l’ozio voluttuoso e sottile.
L’amore verso il popolo è vocazione da aristocratico; il democratico vede in esso solo una moltitudine che lo può eleggere.
Come i denti da latte, esistono le idee da latte. A quale età cominciamo a cambiarle?
L’educazione non riuscirà mai a raggiungere quanto di più alto, ma forse riuscirà ad impedire quanto di più basso.
Fra i moderni, solo italiani e francesi hanno saputo vedere la donna e parlare di lei come conviene.
Nel prossimo conflitto russoamericano gli storici del futuro vedranno l’ultimo conflitto fratricida della razza bianca.
Un adolescente astuto e con la vita sistemata è uno degli spettacoli più miserabili che sia dato di vedere.
L’amore, che svilisce l’uomo, sembra essere la sola nobiltà della donna.
Un corpo nudo è la chiave di un nuovo universo.
Ogni uomo autenticamente moderno che non si suicida a quarant’anni è un imbecille.
La pornografia tedesca generalmente consiste in uno studio o trattato sulla pornografia francese.
Mangiare è l’imperativo politico autentico.
Uno scrittore senza talento, eunuco innamorato.
La sola nobiltà che ci è data consiste nel non negare l’autentica grandezza.
I nostri tipi di odio sono l’esatta misura del nostro rango.
L’uomo è così vile che soffre di più quando l’essere che ama lo abbandona che quando il suo proprio amore perisce.
La sensualità è l’origine dell’amore e il suo compimento supremo.
L’amore è una lotteria, dove non è impossibile commettere imbrogli.
Chiamiamo egoista chi si rifiuta di sacrificarsi al nostro egoismo.
La libertà è il mito delle anime disoccupate, vuote, sprovviste di vocazione.
Non ho mai saputo essere sostenitore se non di cause perse.
L’uomo soddisfatto è, necessariamente, un uomo mediocre?
L’impossibile ci affascina, perché giustifica la nostra inerzia.
La vita è la ghigliottina delle verità.
Niente rivela la volgarità di un’anima tanto quanto l’incapacità di ammirare il proprio avversario.
Ogni bassezza degli altri desta una segreta simpatia perché accarezza il nostro orgoglio.
Nessun godimento è comparabile alla contemplazione del disordine che scateniamo in un corpo che si agita e in un volto angosciato.

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