mercoledì 1 giugno 2016

Antiseri continua la sua vana opera di addomesticamento della ferocia sociale neoliberale di Mises, Hayek, Popper

Le ragioni della libertà nei protagonisti della "Grande Vienna"Dario Antiseri: Le ragioni della libertà nei protagonisti della "Grande Vienna". Un colloquio con Jouan Pablo Marcos Bay , Rubbettino, pagg. 134, euro 13

Risvolto
Karl R. Popper: “Per ‘liberale’ non intendo una persona che simpatizza per un qualche partito politico, ma semplicemente un uomo che dà importanza alla libertà individuale ed è consapevole dei pericoli inerenti a tutte le forme di potere e di autorità”. 

Ludwig von Mises: “Non appena la libertà economica che l’economia di mercato concede ai suoi membri è rimossa, tutte le libertà politiche e le carte dei diritti diventano inganno. Habeas corpus e processi davanti al magistrato sono una vergogna se, sotto il pretesto dell’opportunità economica, l’autorità ha il potere di relegare ogni cittadino indesiderato sull’Artico o in un deserto o di assoggettarlo ai ‘lavori forzati’ a vita. La libertà di stampa è un puro inganno se l’autorità controlla tutti gli ufficistampa e tutte le cartiere. E così è per tutti gli altri diritti dell’uomo”. 
Friedrich A.von Hayek: “Il controllo economico non è il semplice controllo di un settore della vita umana che possa essere separato dal resto; è il controllo dei mezzi per tutti i nostri fini. E chiunque abbia il controllo esclusivo dei mezzi deve anche determinare quali fini debbano essere alimentati, quali valori vadano stimati più alti e quali più bassi; in breve ciò che gli uomini debbano credere e ciò per cui debbono affannarsi […] Chi controlla tutti i mezzi stabilisce tutti i fini”. 
Hans Kelsen: “Il problema della democrazia non è quello del governo più efficiente; altre forme possono ben esserlo di più. Esso invece è il problema di un governo che garantisca la maggiore libertà individuale possibile”.


Rubbettino pubblica le riflessioni sul potere del filosofo che ha introdotto in Italia le idee della Scuola di Vienna. Sono un viatico contro lo Stato onnivoro e tirannico 

Andrea Mancia Giornale - Mer, 01/06/2016

Nessun commento: