mercoledì 22 giugno 2016

Black Hawck: autobiografia di un capo indiano

coperitna di Autobiografia di un capo indianoBlack Hawk: Autobiografia di un capo indiano, Castelvecchi, pp. 122, euro 13,50

Risvolto

In questo libro per la prima volta un nativo americano ha raccontato la sua vita affidandola alla scrittura. Capo guerriero della tribù dei sauk, Black Hawk passò alla Storia per essere sceso in guerra contro il governo degli Stati Uniti e aver guidato la resistenza della sua gente. Combattuto contro forze nemiche soverchianti, il conflitto si concluse in un massacro per i sauk, Black Hawk fu catturato, portato nelle città dell’Est ed esibito come un trofeo. Fu allora che, per ristabilire il controllo sulla propria figura e sulla sua storia, decise di dettare le proprie memorie. Con la solennità di un vecchio e rispettato capo tribù, Black Hawk ripercorre le vicende della sua vita: dall’infanzia nel villaggio di Saukenuk fino alle scelte dell’età adulta e alla decisione di combattere contro l’invasionedei coloni bianchi. Dalle pagine del libro emerge un mondo scomparso ma ancora incredibilmente ricco di vita. 
Black Hawk (Rock Island, Illinois, 1767 – Contea di Davis, Iowa, 1838) Black Hawk (“Falco Nero”) o Ma-ka-tai-me-shekia-kiak, è stato un capo guerriero della tribù indiana dei sauk e il protagonista di un momento cruciale della storia americana dell’Ottocento. Combatté contro il governo degli Stati Uniti, fu fatto prigioniero e trascorse gli ultimi anni della sua vita sotto sorveglianza.

«Alce nero parla» memorie stanche di un capo indiano
Libero 24 giu 2016  MARIO BERNARDI GUARDI
Negli anni Trenta, Alce Nero, ex sciamano sioux da tempo convertito al cristianesimo (era diventato uno zelante catechista), raccontò la propria vita allo scrittore americano John G. Neihardt. Ne sarebbe venuto fuori (1960) un libro - Alce Nero parla (Adelphi) venerato dalla destra tradizionalista e antiyankee. Adesso la Castelvecchi propone - e gli aficionados potranno far confronti - opere e giorni di un altro pellerossa di rango: Black Hawk (Autobiografia di un capo indiano, pp. 122, euro 13,50). Falco Nero, capo guerriero sauk vissuto tra il 1767 e il 1838, nel 1832 animò la lotta degli indiani contro il governo Usa che aveva ingiunto loro di lasciare la residenza stanziale posta sul Rock River. Fu una resistenza disperata: finì infatti in un bagno di sangue, con donne e bambini massacrati senza pietà. Black Hawk, i suoi familiari e i suoi consiglieri, scampati alla mattanza, furono condotti a Washington, per incontrare il presidente Jackson, e poi portati in giro ed esibiti come trofei nelle città dell’Est, per soddisfare la curiosità dei bianchi vincitori. Un anno dopo, tornato a casa, Black Hawk, dettò le proprie memorie, con l’aiuto di un interprete che, a sua volta, contattò il giovane giornalista John B. Patterson. Ne seguì un libro di successo, peraltro ampiamente meritato: racconta senza risentimento la storia di un vinto non convinto, che non rinuncia all’identità.

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