mercoledì 22 giugno 2016

Il revisionismo storico britannico sul fascismo italiano: un'intervista a Anthony James Gregor

Riflessioni sul fascismo italiano. Un'intervista di Antonio Messina
Anthony James Gregor: Riflessioni sul fascismo italiano. Un'intervista di Antonio Messina, Apice Libri, pp. 158, euro 13

Risvolto
Stiamo assistendo alla rinascita del fascismo? I recenti cambiamenti della destra politica a livello internazionale hanno spinto molti ad annunciare il ritorno di un'ideologia politica che si credeva superata con la Seconda guerra mondiale. Jihadisti, anti-jihadisti, autori di atti isolati di terrorismo, politici che incitano all'odio: tutti costoro sono spesso e indiscriminatamente etichettati come "fascisti" dai media e nel dibattito pubblico. "Fascismo" è un termine tornato di moda nel nostro vocabolario quotidiano, sebbene sovente utilizzato in una chiave polemica ed emotiva. In questo libro-intervista, prendendo spunto dall'attualità storica, uno dei maggiori esperti mondiali sul fascismo e i movimenti autoritari prova a chiarire la confusione generata dall'uso improprio di questa etichetta. Al tempo stesso ripercorre i passaggi, spesso sfuggenti, del fascismo da un tempo storico all'altro e illustra i tratti che lo definiscono dal punto di vista ideologico e dell'azione politica. 
Secondo Gregor oggi il fascismo si trova in Cina
Libero 22 giu 2016
Professore emerito a Berkeley, Anthony James Gregor è uno dei massimi esponenti di quel revisionismo che ha cercato di comprendere il fascismo al di là della demonizzazione postbellica, e i cui altri grandi nomi sono quelli di Renzo De Felice e Augusto Del Noce, di Ernst Nolte e George Mosse. In particolare, una sua idea centrale è che il fascismo italiano fu ben diverso dal nazismo. Riflessioni sul fascismo italiano (Apice Libri, pp. 158, euro 13), con un’introduzione di Alessandro Campi ,èuna intervista ad Antonio Messina in cui Gregor racconta come fondamentale sia stato l’insegnamento di Oskar Kristeller: uno studioso che, esule come ebreo dalla Germania, aveva trovato asilo proprio nell’Italia del Duce, prima che le leggi razziali lo costringessero a un ulteriore trasferimento negli Usa. Proprio Kristeller gli fece anche scoprire l’esistenza di pensatori come Angelo Oliviero Olivetti, Sergio Panunzio, Enrico Corradini e Alfredo Rocco, da lui contrapposti alla povertà ideologica del Mein Kampf.
L’essenza del fascismo viene dunque individuata in un movimento nato da una costola del marxismo e volto alla modernizzazione di una nazione arretrata che si percepisce vittima di prepotenze dall’esterno. In questa chiave, il fascismo sarebbe avvicinabile a vari regimi del Terzo Mondo: dal socialismo arabo fino al comunismo di mercato cinese. MAURIZIO STEFANINI

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