lunedì 20 giugno 2016

Teologia cristiana e filosofia greca tra IV e V secolo

Enrico dal Covolo, Emanuele Vimercati: Filosofia e teologia tra il IV e V secolo. Contesto, figure e momenti di una sintesi epocale, Lateran University Press, pp. 344, euro 18

Risvolto
"L'intento di questo lavoro è di mostrare alcune somiglianze e differenze nel costituirsi delle due tradizioni [pagana e cristiana], con particolare riguardo per il Platonismo e il Cristianesimo come 'sistemi dottrinali' nel corso dell'età imperiale, specialmente tra il IV e il V secolo. Come si riscontrerà, infatti, tale processo si sviluppò parallelamente sui due versanti, e non mancò di contatti reciproci, sicché le modalità del rispettivo costituirsi possono essere proficuamente confrontate. A tale scopo, riteniamo che la collaborazione tra un patrologo e uno storico della filosofia antica sia un utile ausilio, per rilevare aspetti difficilmente controllabili da un singolo studioso che si sia occupato di uno solo di questi due aspetti. Il presente volume è dunque l'esito delle ricerche e dei corsi di più anni di insegnamento da parte dei due autori, che fanno qui confluire un patrimonio di conoscenze condivise. I destinatari del volume non sono soltanto gli 'addetti ai lavori', che, accanto a osservazioni già note alla critica, forse potranno rinvenire qui solo qualche spunto di novità, ma anche lettori meno specializzati, bisognosi di alcune coordinate generali per orientarsi in un'epoca vasta e articolata come quella tardoantica." (Dalla Prefazione) 
Platonici e cristiani Il dialogo che cambiò faccia alla filosofia
Libero 19 giu 2016 MAURIZIO SCHOEPFLIN RIPRODUZIONE RISERVATA
Forse ateniese di nascita, Tito Flavio Clemente è passato alla storia con l’appellativo di «Alessandrino» poiché ad Alessandria d’Egitto frequentò la scuola del filosofo Panteno e, probabilmente, si convertì al cristianesimo, trovando così nella grande città egiziana una nuova patria, soprattutto dal punto di vista culturale e spirituale. Clemente morì intorno all’anno 215, lasciando una cospicua eredità di opere, nelle quali, fra l’altro, si preoccupa di mettere a confronto la cultura pagana con il cristianesimo, giungendo alla convinzione che tra essi esistano molte affinità. È in questo contesto che, oltre a citarlo decine e decine di volte, Clemente definisce Platone «ispirato da Dio», «un filosofo discepolo di Mosè» e persino il «Mosè che parla greco». In tal modo, questo grande intellettuale, considerato il primo dotto cristiano, mette a fuoco una questione di notevole importanza, quella del rapporto tra platonismo e cristianesimo, che avrà una storia assai lunga e significativa.
Una tappa molto rilevante di questa storia viene ricostruita nel recente volume Filosofia e teologia tra il IV e V secolo. Contesto, figure e momenti di una sintesi epocale (Lateran University Press, pp. 344, euro 18), scritto da Enrico dal Covolo, rettore della Pontificia Università Lateranense, ed Emmanuele Vimercati, decano della facoltà di Filosofia del medesimo ateneo. Affermano gli autori, spiegando lo scopo del loro studio: «L'intento di questo lavoro è di mostrare alcune somiglianze e differenze nel costituirsi delle due tradizioni, con particolare riguardo per il platonismo e il cristianesimo come “sistemi dottrinali”, nel corso dell’età imperiale, specialmente tra il IV e il V secolo».
La prima parte del libro è dedicata a chiarire quali furono la metodologia delle due tradizioni, cioè i presupposti della loro interazione e i procedimenti impiegati per raggiungere una sintesi che indubbiamente si verificò e coinvolse entrambe le linee di pensiero. Nella seconda sezione sono descritti i contributi di alcuni esponenti di rilievo delle due scuole: tra i platonici spiccano Giamblico, Proclo, Macrobio e Marziano Capella; fra i cristiani, i Padri Cappadoci, Ambrogio, Girolamo e Agostino. Infine, nel terzo segmento del libro, il lettore troverà esplicitati i contenuti propri del confronto di cui si è detto, che si concentrarono intorno al problema del rapporto tra fede e ragione, alla questione cosmologica e al tema del collegamento esistente tra l’amore e la conoscenza.
Non vi è dubbio che, in epoca tardo antica, il dialogo fra platonismo e cristianesimo si dimostrò inevitabile: «Il reciproco accoglimento o rifiuto presupponevano comunque una costante: un bisogno di un mutuo confronto tra la filosofia e la religione, ovvero la loro non indifferenza reciproca».

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