Il permanente fiorire di interessi attorno a Karl Marx in Italia e
Germania, sulla scia della pubblicazione delle opere complete (la
cosiddetta seconda Marx-Engels-Gesamtausgabe, meglio nota come MEGA2), è
l’oggetto di un’interessante e utile raccolta di studi e indagini
allestita da Giovanni Sgro’ e pubblicata per i tipi di Orthotes col
titolo di MEGA-Marx. Studi sulla edizione e sulla recezione di Marx in Germania e in Italia
(pp. 208, euro 18). Districarsi oggi nell’immenso oceano della
produzione marxiana e della sua letteratura secondaria non è facile:
merito del libro è quello di offrire una serie di puntualissime
indicazioni sullo stato dell’arte, a partire dal confronto con vecchie e
nuove edizioni, con l’intento di offrire una mappa orientativa delle
principali questioni in campo. Del resto, la pubblicazione della nuova
edizione critica in tedesco – giunta finora al sessantunesimo dei
centoquattordici volumi previsti – cambia lo scenario degli studi e
offre la possibilità di «ritrovare» Marx, di collocarlo meglio nel suo
tempo, di mettere in discussione luoghi interpretativi acquisiti.
SGRO’ OFFRE un quadro esauriente dei dibattiti e
delle dispute in atto, delle numerose linee interpretative recentemente
emerse. Utile appare la comparazione della ricezione marxiana in Italia e
in Germania, condotta con raro rigore filologico e ricchissima cura del
dettaglio; così pure di estremo interesse sono le pagine dedicate alle
più recenti letture di Marx nel nostro paese (in particolare, dal 2001
al 2011), in cui ritornano temi e problemi «classici» (il rapporto con
Hegel, la specificità del materialismo storico), eppure ricchi di nuove
possibilità, nonostante – nota Sgro’ – permanga «una certa “resistenza” e
“impermeabilità” nella recezione e nella valorizzazione dei risultati
filologici raggiunti dalla nuova edizione storico-critica delle opere di
Marx ed Engels».
A COMPLETARE IL QUADRO, nel volume sono presenti
pagine dedicate a specifiche interpretazioni dei lavori marxiani: Sgro’
analizza le tesi sulla centralità dell’individuo in Marx elaborate da
Luca Basso, le riflessioni sull’evoluzione politica del corpus marxiano
proposte da Ettore Cinnella, le letture sul rapporto/confronto tra Marx e
Engels messe in campo da Roberto Finelli, le pagine di Lucia Pradella
su globalizzazione e critica dell’economia politica. Non manca una
lettura di Sgro’ del cosiddetto Capitolo sesto inedito che comparve in
Italia nel lontano 1969 e che fu studiato in particolare da Claudio
Napoleoni.
Insomma, un libro-mappa, quello di Sgro’, utile a chi voglia
confrontarsi col multiforme contesto degli studi su Marx, ma anche
depositario di un invito a leggere Marx secondo Marx, grazie ai nuovi
strumenti che la filologia critica ci ha consegnato di recente e ci
consegnerà nell’immediato futuro.
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