giovedì 17 novembre 2016

Una nuova edizione italiana per i Bormann Vermerke tratti dalle conversazioni con Hitler del 1945

Il mio testamento politico
Adolf Hitler: Il mio testamento politico, prefazione di Giorgio Galli, Bur Rizzoli, pagg. 162, euro 13

Risvolto
Nei primi mesi del 1945, mentre la Seconda guerra mondiale stava volgendo al termine, Adolf Hitler, chiuso nel suo bunker berlinese, redasse il proprio “testamento politico”. In esso, il Führer tornò sugli eventi di quegli anni: che cosa gli aveva impedito di vincere la guerra? Dove aveva sbagliato, e perché? Le risposte sono in queste pagine, che costituiscono un eccezionale contributo non solo alla comprensione della mentalità del dittatore tedesco, ma anche alle vicende del XX secolo. Nei suoi allucinanti monologhi Hitler ci appare come uno stratega politico che medita sugli errori di valutazione commessi, sui punti cruciali della guerra e sui passi che avrebbe dovuto fare al posto di quelli compiuti. Documento di valore storico assoluto, pubblicato negli anni Cinquanta e poi divenuto praticamente introvabile per decenni, in Italia edito solo nel ’61, questo testo getta nuova luce sulle motivazioni che guidarono Hitler nelle sue folli scelte e consente di osservare da una prospettiva unica i tragici avvenimenti che sconvolsero in maniera indelebile l’Europa e il mondo.
Torna «Il mio testamento politico» del Führer, raccolta di conversazioni del 1945 sul conflitto e sulla sconfitta 
Luca Gallesi Giornale- Gio, 17/11/2016

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