venerdì 21 aprile 2017

Il mondo alla rovescia. Il parere del Nostro Toynbee



















Solo una decina di anni fa, a creare motivi di polemica - stupida e ingiustificata - era la presenza alle celebrazioni del 25 aprile della Brigata Ebraica.
Oggi il mondo è completamente rovesciato e a dare scandalo è invece la presenza dei palestinesi e cioè del popolo martire per eccellenza della seconda metà del XX secolo e oltre: quel popolo che più di ogni altro avrebbe bisogno di ricordare l'epoca delle guerre di liberazione nazionale.
E' il segno di quanto sia forte la spinta alla ricolonizzazione del mondo e di come siano cambiate le categorie politiche con le quale l'opinione dominante, soprattutto in quella che è stata e non è più la sinistra, interpreta il mondo.
E' il segno infine di quanto la finzione dello scontro di civiltà abbia fatto arretrare la percezione dell'Olocausto palestinese e in generale la percezione della questione nazionale altrui ma soprattutto quella dell'umanità dei sottouomini del Terzo Mondo. E di quanto sia invece forte il suprematismo occidentalista.
L'articolo di Sabatucci nella stessa pagina, con quella piccola foto maligna fuori contesto, aggiunge con sapiente montaggio da professionisti della manipolazione un tocco "accademico" all'infame battaglia nella quale la stampa italiana è quotidianamente impegnata, sotto l'ombrello strumentale della difesa del mondo libero, dei diritti umani, della lotta al terrorismo e al nuovo totalitarismo fondamentalista (sempre quello altrui).
Il senso stesso della Resistenza e della guerra di Liberazione - il senso stesso della Seconda guerra mondiale come rivoluzione democratica internazionale che si lega alla rivoluzione anticoloniale - viene tradito e sempre più lo sarà nei prossimi anni. Finché il lavorio su più livelli del revisionismo che accompagna sul piano storiografico la svolta neoliberale avrà dato i suoi frutti. E tra qualche decennio tutta la storia del Novecento sarà stata interamente riscritta.
In questo contesto, organizzazioni come l'Anpi e occasioni come le celebrazioni retoriche rituali alle quali siamo abituati non servono assolutamente a nulla.

Del Nostro Toynbee è inutile parlare [SGA].




























1 commento:

Mario Galati ha detto...

L'ascendenza più pertinente non è quella dei palestinesi dal gran muftí di Gerusalemme, ma quella della cooptata democrazia coloniale herrenvolk israeliana, liberale e occidentale, dal colonialismo nazista, seppure estremizzato, e a sua volta erede di quello liberale. Come pure la pratica di apartheid israeliana, non può che essere accostata al razzismo di nazistica e liberalissima colonial memoria.