lunedì 19 febbraio 2018

Le innocue mitologie di un Sessantotto immaginario, che a sinistra come a destra sono poi la nostalgia della gioventù

Il narcisismo consolatorio dei reduci e dei loro replicanti odierni, che nel celebrare il Sessantotto celebrano se stessi, ignora per autoconservazione tutte le acquisizioni storiografiche e concettuali, ormai consolidate, sulla rivoluzione passiva, e si presenta come eternizzazione del presente [SGA].


Quei ragazzi di Praga e Varsavia che lottarono per la libertà
Un saggio racconta la rivolta oltre cortina Matteo Sacchi Giornale - Dom, 25/02/2018

Vassalli contro i conservatori travestiti da contestatori
Sebastiano Vassalli Giornale - Dom, 25/02/2018










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