giovedì 7 febbraio 2019

Un esempio di socialsciovinismo patriottico-costituzionale fassino

L'ex sottosegretario del Governo del Popolo a suo tempo presieduto da Enrico Letta, Stefano Fassina, folgorato poco tempo fa sulla via del bagnaismo - Dio li fa e poi li accoppia -, individua le cause delle migrazioni nell'imperialismo e nel neocolonialismo.

Come sono soliti fare i vigliacchi e i bombacci, però, invece di prendersela con i responsabili se la prende assai più facilmente con le vittime: mentre lo smantellamento dell'imperialismo ad opera di Fassina e del suo patriottismo costituzionale non sembra essere alle porte, infatti, per i migranti economici prevede chiaramente il blocco delle frontiere e i rimpatri coatti.

Il presupposto "teorico" di questa infamia è che lui e la banda di ex elettori del PD e di SEL e di ex sostenitori delle alleanze di centrosinistra che ora sta raccogliendo credono alla tesi dell'esercito industriale di riserva che abbassa i salari dei proletari bianchi.

Che schifo. Era meglio se sparivamo prima di vedere queste cose [SGA].

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