sabato 25 maggio 2019

Questione femminile e lotta di classe: Canfora


2 commenti:

Mario Galati ha detto...

Ma non vi sembra che Canfora, ammesso a scrivere nel Corriere ed elevato ad intellettuale per tutti depurato dalla partigianeria militante, stia mettendo troppo zelo per meritarsi questo ruolo? Questa forzatura per trovare per forza un neo di arretratezza a Marx, se non ridicola, è in ogni caso inqualificabile. Anche le vicende del quaderno perduto di Gramsci e quelle della presunta manipolazione staliniana del cosiddetto testamento di Lenin, trattata con molta superficialità e parzialità, rientrano in questo atteggiamento di Canfora. Ciò non toglie che la sua produzione intellettuale sia di gran valore.
Forse gli farebbe bene scrivere su fogli che parteggiano per i lavoratori, invece che per i padroni, come il Corriere.

Mario Galati ha detto...

Ma non vi sembra che Canfora, ammesso a scrivere nel Corriere ed elevato ad intellettuale per tutti, quindi depurato dalla partigianeria militante, ostentatamente imparziale (visto che non esita a fare a pezzi la sua stessa storia politica), stia mettendo troppo zelo per meritarsi questo ruolo? Questo voler trovare per forza un neo di arretratezza a Marx, se non cosa ridicola, è in ogni caso inqualificabile. Anche le vicende del presunto quaderno perduto di Gramsci e quelle della presunta manipolazione staliniana del cosiddetto testamento di Lenin, trattata con molta superficialità e parzialità, rientrano in questo atteggiamento di Canfora. Ciò non toglie che la sua produzione intellettuale sia di gran valore. Però, io penso che forse gli farebbe bene scrivere su fogli partigiani che parteggiano per i lavoratori, per favorirne la formazione, invece che su fogli dei padroni, come l’”imparziale” Corriere, per favorire la formazione intellettualoide dei piccolo-borghesi. La militanza fa bene alla verità, contrariamente a ciò che si crede, perché non vi può essere verità separata dalla prassi trasformatrice. E quando dico questo ho sempre presente l’esempio di Domenico Losurdo. In definitiva, l’ospitalità che Canfora riceve dal Corriere e dal sistema della cultura ufficiale non mi sembra senza contropartite, seppure non estorte o offerte con venalità (ciò non sarebbe da Canfora, che rimane pur sempre una onorevolissima persona e un notevole intellettuale).