mercoledì 27 maggio 2020

"Nuova Costituente" o fine della Costituzione del 1948? Cacciari per la distruzione della democrazia moderna

Se c'è un modo per scavalcare a destra la destra, Massimo Cacciari lo troverà come lo ha sempre trovato da più di 40 anni a questa parte.

Già in passato Cacciari si è fatto alfiere del federalismo alla Miglio, del decentramento, della devoluzione, delle privatizzazioni, ragionando nel solco del neoliberalismo e contribuendo ad aprire la strada alla Lega e alle sue tematiche.
Si tratta di un orientamento destrorso che non è puramente opportunistico ma è anche radicato nel nucleo più profondo della sua filosofia, che è una filosofia di destra.

Oggi Cacciari solleva il tema della nuova Costituente, già lanciato dal sindaco di Milano, Sala, qualche tempo fa e al centro dei desideri di fortissimi interessi economico e politici.


Il problema non è tanto che questa strada sarebbe sinonimo di governo di unità nazionale e rimetterebbe in gioco Salvini, Meloni e compagnia cantante: questa è la schiuma di superficie.


Il problema vero è che l'obiettivo unico e solo di queste periodiche campagne politiche è la cancellazione definitiva della Costituzione del 1948 e cioè della cornice legale della democrazia moderna in Italia, al fine di completare lo smantellamento di quest'ultima e procedere più agilmente verso forme di post-democrazia compiute, secondo le sperimentazioni di questi decenni.

La Costituzione del 1948, figlia di un ciclo lunghissimo di lotte che ha incluso due guerre mondiali e la vittorio sul nazifascismo e dunque sulle pulsioni più retrive del capitalismo stesso, rifletteva rapporti di forza nazionali e internazionali precisi, e comportava la piena inclusione delle classi subalterne.

La Costituzione di Cacciari rifletterebbe essa stessa rapporti di forza precisi ma molto diversi e cioè molto più sfavorevoli per i subalterni, visto che questi ultimi sono privi oggi di organizzazione e consapevolezza e soprattutto sono frantumati e incapaci di difendersi.

Sancirebbe una drastica ulteriore deemancipazione del lavoro e nuove clausole d'esclusione.

La Costituzione del 1948 è l'unico baluardo che possa difendere gli ultimi residui di democrazia moderna. E' pressoché perfetta ed è ancora persino inapplicata. E' stata fatta così bene che riesce spesso a difendersi da sé dopo tanto tempo e nonostante la sinistra italiana sia quella che è.

E' quanto ci rimane. W la Costituzione del 1948, /\/\ i Cacciari [SGA].

Nessun commento: