martedì 23 febbraio 2021

Niente vaccini: i rapporti di produzione borghesi bloccano lo sviluppo delle forze produttive sociali


















La vicenda dei vaccini conferma quanto in regime capitalistico lo stato sia subalterno alla proprietà privata e l'interesse generale soccomba sempre davanti agli interessi particolari più potenti.
Dovremmo già essere vaccinati e invece siamo condizionati dalle esigenze di profitto delle case farmaceutiche e dai loro ritmi produttivi.
La nostra salute è ostaggio del capitale assieme alla nostra libertà.
Al tempo stesso però, la vicenda dei vaccini porta in luce un aspetto strutturale della società borghese ancora più profondo, il suo fondamento reale: la contraddizione tra sviluppo delle forze produttive e rapporti di produzione.
Mentre il General Intellect sarebbe già potenzialmente nelle condizioni di soddisfare il bisogno sociale vaccinale globale, il dominio di classe frustra questa potenza produttiva e la rallenta fino a soffocarla, facendo dell'umanità, che è sempre fine, il mezzo per la sussistenza del modo di produzione e per l arricchimento dei suoi dirigenti empirici.
Spezzare i vincoli dei rapporti di produzione, liberare dalle catene borghesi le forze produttive intese nella forma più generale, è la condizione dello sviluppo integrale e dell'integrale fioritura dell'umanità [SGA].

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