venerdì 21 maggio 2021

Il riassorbimento liberale della scissione populista. Fukuyama ha paura del "virus cinese"

Terminata con la riuscita defecazione di Trump da parte dell establishment la scissione populista dei sovranisti che ruttano a tavola - che è stata breve ma la cui analisi ha comportato l'inutile disboscamento di buona parte dell'Amazzonia, pur se ha prodotto qualche cattedra universitaria e un paio di blog -, è in atto da Biden in avanti il riassorbimento da parte del liberalconservatorismo per bene.

Il quale però inevitabilmente deve spostarsi più a destra e far proprie alcune istanze dei settori più identitari e xenofobi, pur agitando nel contempo alcuni temi decorativi tipici della liberaldemocrazia statunitense, come il femminismo liberale (accettandone i costi in termini di redistribuzione della ricchezza e del potere in favore delle donne cooptate).
I conflitti delle libertà sono molteplici e le lotte di classe sono intrecciate a diversi livelli.

Rimane fermo che la borghesia liberale copre tutti i bisogni ideologici mentre i subalterni non hanno più nessuna autonomia e capacità di organizzazione.

Le élites stabilite hanno ora la necessità di ricooptare ceti medi e piccola borghesia anche sul terreno economico [SGA].



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