domenica 21 maggio 2023

L'egemonia culturale della destra persiste da 40 anni almeno. No a Roccella, no al femminismo Herrenvolk liberale, no a Tamaro, Mastrocolite, La Gioia, Benini, Soncini, a tutti i cretini ma sopratutto no al Salone del Libro, ai festival e in generale al "giornalismo culturale"



























Cambiato il clima politico e con la consueta attenzione ai bisogni "culturali" dei padroni del momento, Tuttomarchette e il Salone del Libro - l'inserto settimanale di pubblicità tra amici giornalisti-scrittori e editori della Busiarda e la sua annuale materializzazione analogica - si mettono in sincrono alla velocità della luce.

Senza dimenticare i cari vecchi liberal, nel medesimo numero sdogana quel ridicolo ciarlatano illeggibile di D'Annunzio assieme a chi come unico mestiere ci ha campato sopra per una vita, riesce a rivalutare De Benoist e in ultima pagina piazza persino la pubblicità della casa editrice di Solinas.

No a Roccella, no al femminismo Herrenvolk liberale, no a Tamaro, La Gioia, Benini, a tutti i cretini ma sopratutto no al Salone del Libro.














































































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