lunedì 21 dicembre 2009

E' uscito il Dizionario gramsciano: nel laboratorio dei Quaderni


Questa impresa, alla quale hanno collaborato tutti i maggiori studiosi marxisti italiani, va considerata estremamente importante e dimostra - insieme ad altre, come le ricerche in corso sull'edizione critica di Marx ed Engels - che esiste ancora nel nostro paese una rete culturale in grado di esprimere progetti di portata strategica e di produrre opere di grande levatura [SGA].

Dizionario gramsciano 1926-1937
A cura di Guido Liguori e Pasquale Voza
Carocci 2009, pp. 918, € 85,00

Nei suoi ultimi dieci anni, Antonio Gramsci riflette in carcere sulla sconfitta del movimento comunista e sul fallimento della rivoluzione in Occidente. Rielabora le domande di fondo della sua precedente azione politica, ripensa le risposte date e le esperienze vissute. Formula un vero e proprio lessico per esprimere la sua teoria politica e un intero mondo di concetti destinati a influenzare i più diversi campi del sapere. È un linguaggio che inventa spesso parole nuove o che reinventa parole vecchie arricchendole di significati diversi. Scritto da studiose e studiosi di nazionalità, culture e competenze diverse, il Dizionario gramsciano 1926-1937 ricostruisce il significato delle parole e dei concetti presenti nei Quaderni del carcere e nelle Lettere dal carcere, coniugando rigore scientifico e chiarezza divulgativa, e si propone di accompagnare con le sue oltre 600 voci la scoperta del pensatore italiano moderno oggi più conosciuto nel mondo.

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