giovedì 25 maggio 2023
lunedì 22 maggio 2023
domenica 21 maggio 2023
No a Roccella, no al femminismo Herrenvolk liberale, no a Tamaro, Mastrocolite, La Gioia, Benini, Soncini, a tutti i cretini ma sopratutto no al Salone del Libro, ai festival e in generale al "giornalismo culturale"
Cambiato il clima politico e con la consueta attenzione ai bisogni "culturali" dei padroni del momento, Tuttomarchette e il Salone del Libro - l'inserto settimanale di pubblicità tra amici giornalisti-scrittori e editori della Busiarda e la sua annuale materializzazione analogica - si mettono in sincrono alla velocità della luce.
Senza dimenticare i cari vecchi liberal, nel medesimo numero sdogana quel ridicolo ciarlatano illeggibile di D'Annunzio assieme a chi come unico mestiere ci ha campato sopra per una vita, riesce a rivalutare De Benoist e in ultima pagina piazza persino la pubblicità della casa editrice di Solinas.
No a Roccella, no al femminismo Herrenvolk liberale, no a Tamaro, La Gioia, Benini, a tutti i cretini ma sopratutto no al Salone del Libro.
No a Roccella, no al femminismo Herrenvolk liberale, no a Tamaro, La Gioia, Benini, a tutti i cretini ma sopratutto no al Salone del Libro.
venerdì 19 maggio 2023
"Un ponte tra passato e presente": la NATO...
La trasfigurazione del dominio statunitense - che costituisce il principale compito professionale quotidiano dei salariati addetti alla manipolazione dell'opinione pubblica - raggiunge in questo articolo vette poetiche, per quanto di una poeticità stereotipica.
Amore per il proprio ruolo servile. Amore per l'Occidente e tutto ciò che rappresenta. Amore per la guerra che assicura il comando sui barbari che minacciano la nostra civiltà.
domenica 14 maggio 2023
La guerra della Nato, la nostra tragedia

Manca come il pane una centrale informativa e culturale seria e professionale. Che sia in grado di contrapporre un'analisi autonoma alla propaganda atlantica condivisa da tutte le forze politiche, le quali trovano legittimità nella misura in cui sanno interpretare la volontà dell'impero e sanno assicurare politiche funzionali al suo dominio e alla sua egemonia.
Manca come il pane una sinistra razionale in grado di rimettersi in piedi e organizzare il dissenso di un'ampia maggioranza pacifista presente nel paese, cominciando ad aprire uno spiraglio verso una nuova storia.
Sconfitti e divisi, ognuno si fa portavoce della propria privata impotenza.













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