giovedì 3 novembre 2011
Salvati e Mieli sempre più orfani del liberalismo
M. SALVATI: Tre pezzi facili sull'Italia, Collana "Contemporanea", il Mulino, Bologna 2011
Qual è l'origine del ristagno economico del nostro Paese? Perché Berlusconi, dopo la vittoria del 1994, è riuscito a tornare al potere e a restarci per quasi tutto il primo decennio di questo secolo? Netta è la posizione di Salvati in merito alle "colpe" della Prima Repubblica: il pesante arretrato di riforme strutturali e la gravosa eredità del debito pubblico sono all'origine di molte delle difficoltà economiche attuali. Uno sforzo serio per superarle fu fatto dai governi degli anni '90, ma nel decennio appena trascorso la gravità del lascito della Prima Repubblica venne colpevolmente sottovalutata. Più complessa è la risposta all'interrogativo su Berlusconi che chiama in causa non solo il sistema politico ma l'intera società italiana. Fa da collante ai diversi temi un capitolo sulla qualità della democrazia in Italia che dà profondità storica ai problemi emersi in maniera acuta in tempi recenti.
Michele Salvati, professore emerito dell'Università statale di Milano, è autore di numerosi libri e saggi in vari campi di ricerca che spaziano dall'economia del lavoro alla political economy. Il suo libro più recente con il Mulino è "Capitalismo, mercato e democrazia" (2010). È stato deputato nella XIII legislatura ed è editorialista del "Corriere della Sera".
PAOLO MIELI, CORRIERE DELLA SERA del 1/11/2011 a pag. 36/37
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