giovedì 29 marzo 2012
"Benecomunisti" o "luogocomunisti"? Il ceto medio riflessivo si radicalizza e vuol fare un nuovo partito
A parte la contraddizione di voler fondare un nuovo partito - come se quelli attualmente in circolazione fossero pochi - muovendo da una demonizzazione della forma-partito (consueto escamotage dei generali senza truppe), la piattaforma esposta in questo "manifesto" è un florilegio di fantasie proudhoniane senza capo né coda. L'ennesima proposta di riduzione del danno, l'ennesima velleitaria speranza di ingentilire la Bestia, l'ennesima illusione lanciata come fumo negli occhi di ceti sociali sempre più disperati. Una sorta di vendolismo senza Vendola, insomma. Questo - ahinoi - è tempo di conflitto e spirito di scissione, non di raffinatezze liberal-radical [SGA].
http://www.soggettopoliticonuovo.it/
EDITORIALE - Norma Rangeri il manifesto 2012.03.29 - 01
IL CASO
Documento firmato da Rodotà, Gallino, Revelli, Viale e Pepino per un nuovo soggetto politico:
"Oggi il Palazzo non rappresenta il Paese, serve un atto di rottura"
GIUSEPPE SALVAGGIULO la Stampa 28/03/2012
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