giovedì 30 gennaio 2014

Arte come ideologia e propaganda: una prospettiva formalistica nel solco della teoria del totalitarismo

Il bello, il buono e il cattivo. Come la politica ha condizionato l'arte negli ultimi cento anni
Approccio inutile. E' come voler scrivere un libro sul fatto che tutti dicono "buongiorno". Il Mao in copertina svela in anticipo le intenzioni dell'autore [SGA].


Demetrio Paparoni: Il bello, il buono e il cattivo. Come la politica ha influenzato l'arte negli ultimi cento anni, Ponte alle Grazie


Risvolto
In questo tour de force, Demetrio Paparoni, fra i più attenti osservatori dell'arte contemporanea, ricostruisce i profondi e spesso gravi condizionamenti che la politica ha esercitato sulle arti visive dell'ultimo secolo. Critica d'arte, analisi sociale, cronaca e storia vi convivono. Leni Riefenstahl è stata realmente una grande artista? In che modo l'arte di Picasso è stata funzionale ai disegni del partito comunista? Perché la CIA era interessata all'affermarsi dell'espressionismo astratto sulla scena mondiale e di New York come nuova capitale dell'arte? Cosa differenzia la politica culturale di Peggy Guggenheim da quella di François Pinault? Come funziona la censura sull'arte oggi in Cina? Questi sono solo alcuni degli interrogativi ai quali l'autore fornisce risposte. 



Gianluigi Colin 176 30-01-2014 corriere della sera 32

"L'arte è sempre politica Anche a sua insaputa..."
Un libro indaga il rapporto tra creatività e potere: "Non esistono opere disimpegnate. Ma vanno giudicate per il talento e la forza che hanno"

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