venerdì 10 aprile 2015

Una raccolta di testi di Sturzo presentato come l'opportunità liberale e antistatalista mancata dal cattolicesimo italiano

http://www.store.rubbettinoeditore.it/media/catalog/product/cache/1/image/9df78eab33525d08d6e5fb8d27136e95/9/7/9788849843873_14e0576_sturzo_piatto_150.jpgLuigi Sturzo:  Servire non servirsi. La prima regola del buon politico, prefazione di Giovanni Palladino, postfazione di Marco Vitale, Rubbettino, pagg. 82, euro 9

Risvolto
"Questo libro è stato scritto da Luigi Sturzo, tranne il titolo, ma sono sicuro che lo avrebbe approvato. Contiene il testo di un suo intervento al Senato, di tre lettere e di 12 articoli scritti tra il 1946 e il 1959. Tutti riguardano la 'questione morale'. Ben 4 articoli hanno praticamente lo stesso titolo, che invita alla moralizzazione della vita pubblica, condizione che il sacerdote di Caltagirone riteneva indispensabile per la soluzione dei problemi politici, economici e sociali di qualsiasi Paese. Il libro ha l'obiettivo di ricordare una verità storica dimenticata e di ricordare una opportunità storica perduta. Entrambe possono essere utili ai lettori di oggi e soprattutto ai giovani, per fornire loro quei fondamenti di buona cultura necessari per alimentare la speranza di risanamento morale, politico ed economico dell'Italia. La verità storica dimenticata è che il gravissimo problema della 'questione morale' non fu sollevato per primo da Enrico Berlinguer all'inizio degli anni '80, bensì da Luigi Sturzo sul finire del 1946, poche settimane dopo il suo ritorno dall'esilio di 22 anni impostogli dal fascismo. E per tutti gli anni '50, sino al suo ultimo giorno di vita, egli combatté con grande forza, purtroppo invano, contro le tre 'malebestie' (lo statalismo, la partitocrazia e lo sperpero del denaro pubblico)." (Dalla prefazione di Giovanni Palladino). Postfazione di Marco Vitale. 



Giampietro Berti - il Giornale Gio, 09/04/2015

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