martedì 24 novembre 2015

Letteratura neogotica italiana

Neogotico Tricolore. Letteratura e altro, Tipo Stampa e Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo


Cadaveri e vampiri delneogotico italiano 
Dall’Ottocento a oggi, anche la nostra letteratura ha conosciuto ilmacabro e il fantastico come filone popolare o sotterraneo. Tutto da riscoprire in scrittori quali Rovani, Capuana, Ghislanzoni e Onufrio 
24 nov 2015  Libero PAOLO BIANCHI 
Spettri, vampiri, estetica delle rovine. Tutto il repertorio delneogotico inglese, movimento fiorito dalla secondametà del Settecento, unisce al gusto romantico l’attrazione per l’orrore. In letteratura, Il vampiro di John Polidori e Frankenstein di Mary Shelley, e prima di tutto Il castello di Otranto (1764) di Horace Walpole segnano una traccia che verrà percorsa e seguita con crescenti fortune, attraverso il Dracula di Bram Stoker e via via nel tempo, fino a oggi, nelnostro immaginarioletterarioe cinematografico, popolato di zombie e diaffascinanti succhiatoridi sangue (basti ricordare la saga di Twilight, uncasoplanetario). 
Sidàil caso, però, che ilneogotico, e senza che finora se ne abbia avuta una percezione molto distinta, sia stato adottato anche in Italia, nella sua letteratura d’ispirazione romantica, e a opera di autori di tutto rispetto, quelli chemagaricihannofattostudiare a scuola sotto ben altre vesti, perlopiù sotto il cappello del romanticismo. 
A far luce sull’argomento arriva ora un interessante studio intitolato Neogotico Tricolore. Letteratura e altro ( Tipo Stampa e Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo). Sono gli atti di un convegno tenutosi il 6 e 7 novembrescorsiaCostiglioleSaluzzo( ilprimosuquesto tema. Il progetto, che si chiama «Il cuNeoGotico» è un lavoro triennale dedicato appunto al tema del neogotico nelle arti, sponsor laCdR diCuneo, sotto la direzione artistica di Enzo Biffi Gentili. Il convegno è stato ideato da Giorgio Barberi Squarotti, con Valter Boggione e Barbara Zandrino. 
Maveniamoalvolume: contienesaggidiGiuseppeAntonioCamerino, Enrica Salvaneschi, Ermanno Paccagnini, Giuseppe Rando, FulvioPevere, RinaldoRinaldi, Mario Baudino, GianfrancodeTurris, CarloBordoni. Quasi tutti docentiuniversitari, di varia provenienza, che hanno unitogli sforzipercomporreunordinesulla produzioneletterariaitalianaintema, daquellapiùpopolare a quella più elevata. 
Alessandro Manzoni, per esempio. Soprattutto nel Fermo e Lucia, dove per esempio il castello dell’Innominato appare «posto a cavaliere ad una valle angusta e uggiosa». E Giacomo Leopardi, pur nella sua formazione classica e classicista, non poteva non conoscere stilemi propri dell’espressività gotica, tanto che ne diede prova in un raccontogiovanile suunamonacazione forzata che si conclude tragicamente con il suicidio. 
Ma i veri ricercatori dell’orrido e delle tinte fosche sono stati i rappresentantidella Scapigliatura milanese. Loro sì che hanno fatto proprio il romanzo gotico, addirittura vivendoesistenze cupe e maledette, come a cercare coincidenza tra arte e vita. Giuseppe Rovani con il suo Valenzia Candiano trasforma il romanzo storico in qualcosa dinero, violento e crudele. Per non parlare poi di Iginio Ugo Tarchetti, l’autoredi Fosca, ingrado di dipingere quadretti poetici in cui l’uomo che bacia la sua amante non può fare a meno di pensarechedietrol’involucrocosì attraente dell’essere umano si celano le fredde ossa di unmorto. O Antonio Ghislanzoni, noto come il librettista dell’Aida, ma autore anche diun racconto, Il violino a corde umane, che nel suooscillaretramacabroefantastico riconduce a pensare proprio  al Frankenstein di Mary Shelley. Che potrebbe benissimo aver ispirato anche l’opera Un corpo di Camillo Boito, dove dal cadavere di una ragazza annegataunsinistromedicoanatomista cerca di carpire il segreto della bellezza. 
Il volume dedicaunbreve saggio al neogotico siciliano, poco conosciuto, che tuttavia annovera capolavori come L’adultera del cielo, delpalermitanoEnrico Onufrio, morto a soli 26 anni, ma aderente alla scapigliatura milanese. E poi Luigi Capuana, amico diGiovanniVerga, che dà il via alla corrente del Verismo, manon disdegna di scrivere racconticome Il vampiro, doveilcadaverediunmarito vienecrematoperché lavedova èossessionata dal suo fantasma. E lo stesso Luigi Pirandello partecipava a sedute spiritiche, attratto dal mondo dell’occulto.
E si arriva così a tempi più recenti, quando il genere fantastico vienedeclinato inunversante grottescodaTommaso Landolfi, o allegorico nel caso di Alberto Savinio eDino Buzzati. 
Fino a oggi. Anche la narrativa degli anni Novanta ha avuto i suoi sussultiorrorifici, se sipensa al nutrito gruppo degli scrittori Cannibali, o allo straordinario successo del fumetto di Tiziano Sclavi Dylan Dog. Il gotico, a ben vedere, è ovunque anche adesso, nelle tribù giovanili degli emo e dei goth, che hanno sostituito i dark di due-tre decenni fa. E in un’inarrestabile produzione di fantasy noir, e in infiniti film e serie tv più omeno incentrati su fantasmi e vampiri. 
La terza parte diNeogotico tricolore è dedicata all’illustrazione: 12 stupende immagini degli anni Venti diMario Zampini, visioni dantesche, quindi una seriedi13 artisti italianicontemporanei che reinterpretano scene dellaDivina Commedia e infine altre12immagini riferiteaedizionidelleoperediEdgarAllanPoe, dall’Ottocento in poi. 
Un’opera elegante e intrigante, insomma, tiratainmilleesemplari numerati. Per procurarsene una copia bisogna far richiestaattraversoil sitowww.ilcuneogotico.fondazionecrc.it.

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