venerdì 25 marzo 2016

Tra Mondazzoli e Restampa, la sinistra è incapace anche di pensare a un portale nazionale minimamente dignitoso

Un monopolio di libri diluito nel tempo 
EDITORIA. L’antitrust dà il via libera al gruppo Mondazzoli 
Benedetto Vecchi Manifesto 25.3.2016, 22:06 
Con tempestività, come d’altronde annunciato nel mese di febbraio, l’antitrust ha dato il via libera all’acquisizione di Rcs libri da parte di Mondadori. Un semaforo verde tuttavia condizionato, perché l’authority sulla concorrenza impone dei vincoli che dovrebbero impedire nel breve periodo il consolidamento di un monopolio dell’editoria italiana. In primo luogo, Mondazzoli dovrà vendere Bompiani e Marsilio. Un’ipotesi circolata molto tra gli addetti ai lavori e che ha incontrato anche, nelle settimane scorse, il parere favorevole dell’amministratore delegato di Mondadori Ernesto Mauri. 
I nomi che circolano tra i possibili acquirenti dei due marchi editoriali sono Elisabetta Sgarbi per Bompiani e Cesare De Michelis per Marsilio. Per Elisabetta Sgarbi, sarebbe una rivincita, visto che si era opposta all’operazione, arrivando a dimettersi dall’incarico di direttrice editoriale e a fondare una nuova casa editrice (La nave di Teseo), portando con sé un nutrito gruppo di autori Bompiani. Cesare De Michelis è stato, in passato, uno dei proprietari di Marsilio. Il ritorno nelle sue mani della casa editrice veneziana non è quindi una grande novità, anche se Marsilio ha nel suo catalogo autori che vendono molto, come testimonia la presenza di scrittori del cosiddetto noir nordico (la trilogia di Millennium di Stieg Larsson è il caso più clamoroso) e di alcuni scrittori cinesi che sono diventati veri e propri casi editoriali.
Oltre a questo vincolo, ce ne sono altri che potrebbero mettere in difficoltà Mondazzoli. 
Subito dopo aver aperto il fascicolo sull’operazione di acquisizione di Rcs libri, l’antitrust aveva stilato un comunicato che guardava con forte preoccupazione all’operazione, perché i rischi di un monopolio non riguardavano solo la produzione di libri – la somma delle quote di mercato dei due gruppi è al di sopra del 60 per cento del mercato -, ma anche gli ebook, la distribuzione e la vendita di libri. 
Non è certo compito dell’antitrust condizionare le strategie aziendali, ma l’authority è tenuta a controllare il rispetto della libera concorrenza. Per quanto riguarda gli ebook, questo significa che il gruppo Mondazzoli deve rendere disponibili gli ebook su tutte le piattaforme di vendita dei manufatti digitali. Ciò determina che ogni sito di vendita on-line possa vendere ebook del nuovo gruppo. Questo già avviene oggi, ma attraverso accordi tra il sito in questione (per esempio Amazon) e Mondadori in un formato concordato. Dai prossimi mesi ogni sito potrà vendere ebook targati da uno dei marchi Mondazzoli, evitando così la formazione di un monopolio nella vendita. È noto che sia Mondadori che Rizzoli abbiano una loro rete di librerie che consentono, in particolar modo a Mondadori, di condizionare le vendite sul mercato, visto la promozione applicata ai titoli del gruppo di Segrate. Anche qui l’Antitrust ha stabilito regole rigide: le librerie Mondazzoli devono promuovere libri pubblicati anche da editori terzi, quindi nessun muro di libri Mondadori o Rizzoli che impediscano di individuare altri titoli di altre case editrici. Difficile stabilire come sarà rispettata questa direttiva, ma può costituire un precedente anche per altre reti di librerie (Feltrinelli). 
L’ultimo vincolo che Mondazzoli dovrà rispettare riguarda il divieto di esercitare una prelazione sulla produzione degli autori presenti nel suo catalogo. Così Stephen King potrebbe lasciare Sperling&Kupfer se un altro editore proponesse compensi più alti. Una sorta di deregolamentazione dei contratti tra autori e case editrici che corre il rischio di far lievitare i compensi di alcuni scrittori, consolidando così la struttura «sportiva» del mercato editoriale: poche star che guadagnano tanto e una moltitudine di autori che hanno il fiato corto per la corsa al ribasso dei loro compensi, vista la crisi strutturale del mercato editoriale. La ciliegina sulla torta della decisione è l’imposizione a Mondazzoli di contribuire all’iniziativa romana dei piccoli editori «Più libri Più liberi» (225mila euro). Un regalo che il responsabile dell’Associazione Italiana Editori Federico Motta accoglie con entusiasmo. 
La Borsa valori, come prevedibile, ha salutato positivamente la decisione dell’antitrust. Oggi Mondadori ha visto un aumento del 2 per cento delle sue azioni, mentre per Rizzoli libri la percentuale si è attestata al 3 per cento. 
Così si avvia a conclusione un tormentone che ha turbato la vita delle redazioni delle case edtrici e le discussione nei salotti buoni dell’intellighènzia italiana. Ma la riduzione delle bibliodiversità e la perdita di indipendenza dell’editoria con la formazione di grandi concentrazioni editoriali continuerà a tappe solo di poco rallentate.

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