mercoledì 11 gennaio 2017

La diaspora degli intellettuali europei durante il nazifascismo

Ilaria de Seta e Sandro Gentili (a cura di): Borgese e la diaspora intellettuale europea negli Stati Uniti, Franco Cesati editore

Risvolto
Il volume si sviluppa intorno al “caso Borgese” e alla sua figura di intellettuale poliedrico, spesso in­giustamente accantonato. Non si tratta di saggi di critica letteraria sui suoi libri, che pure meritano sempre molta attenzione, né di analisi condizionate dall’ideologia, ma piuttosto di un vero approfondi­mento sul dibattito culturale di cui fu protagonista dal 1931, quando lasciò l’Italia per trasferirsi negli Stati Uniti in seguito alle minacce da parte del re­gime fascista.
La raccolta di saggi indaga sul modo in cui Borge­se condusse i rapporti col fascismo, fino a quando non poté più esprimere liberamente il proprio dis­senso e fa luce sulla sua attività intellettuale: duran­te l’esilio americano Borgese fu infatti editorialista, docente, attivista, saggista e poeta.
Il volume comprende inoltre documenti come le lettere aperte a Mussolini, con cui nel 1933 e nel 1934 spiegò la propria opposizione al regime, sancita dal mancato giuramento fascista; la lettera a Benedetto Croce e la trascrizione del discorso che Borgese pronunciò in occasione dell’onorificenza antifascista ricevuta dal governo italiano negli Stati Uniti nel 1951: «The star of Italian Solidarity».

Il caso Un saggio a più voci riapre il dossier sull’emigrazione negli Stati Uniti di scrittori e critici letterari europei negli anni Trenta del Novecento
Avvenire Massimo Onofri giovedì 5 gennaio 2017 

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