martedì 31 gennaio 2017
Trasformazioni della comunicazione di massa nell'epoca digitale
Alberto Contri: McLuhan non abita più qui? I nuovi scenari della comunicazione nell’era della costante attenzione parziale, Bollati Boringhieri
Risvolto
Il Web ha fatto irruzione nella nostra vita con gli effetti di un Big
Bang, riconfigurando il nostro modo di informarci, divertirci,
consumare, entrare in relazione con il prossimo, ed esponendoci a una
connessione permanente così onnipervasiva da non fare sembrare azzardato
parlare di una «mutazione antropologica» in atto. Di fronte a un
paesaggio quasi irriconoscibile, comprendere la vera natura del
cambiamento e imparare a orientarsi di nuovo non è impresa facile per
nessuno, neppure per i più vigili teorici dei media e i più smaliziati
strateghi della pubblicità.
Ci riesce pienamente Alberto Contri, che
grazie a un’esperienza pluridecennale ha acquisito una cultura di
comunicazione fuori dal comune, si è addestrato nell’arte di cogliere
subito i segnali deboli, prima che raggiungano il frastuono, e ha saputo
governare da protagonista l’innovazione nel transito da un’era
all’altra. Le sue molteplici focali di pubblicitario, manager e docente
si concentrano sui new media per aggiornare la celeberrima massima di
Marshall McLuhan «il medium è il messaggio», formulata mezzo secolo fa, nel periodo aureo della comunicazione «da uno a tutti». Adesso, quando a trionfare sono interattività e viralità, il vettore va «da tutti a tutti»,
e «la gente è il messaggio». Uno spostamento di paradigma di cui Contri
accetta le sfide dirompenti – l’eclissi del generalismo, che impone
logiche diverse, sia televisive sia pubblicitarie, e insieme
riattualizza i valori intangibili della creatività e del progetto
integrato, archiviati troppo in fretta –, ma di cui segnala anche gli
aspetti entropici e i fattori critici, dal tempo «uscito dai cardini»
alle patologie da ipervirtualità, prima tra tutte quella costante
attenzione parziale che con il multitasking ci sovraccarica di
prestazioni neuronali e finisce per destrutturare il nostro pensiero.
Oltre all’avanzatissimo giro d’orizzonte dei chiaroscuri nei regimi
comunicativi di oggi, corredato da un prezioso Glossario della
pubblicità interattiva, nel saggio di Contri trova spazio qualcosa che
ricorda i campionari delle antiche botteghe artigianali: i migliori
esempi di campagne pubblicitarie, commerciali e sociali, visualizzabili
attraverso i codici QR. Un libro da guardare, non solo da leggere.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento