lunedì 20 febbraio 2017

Il Gramsci icona postmoderna, liberale, libertaria e un po' anticomunista che meritiamo

L'egemonia delle idee delle classi dominanti è talmente onnipervasiva e priva di attriti che esse soddisfano i bisogni ideologici di tutto lo spettro politico, dall'estrema destra all'estrema sinistra, potendo persino permettersi di contraddirsi nel momento in cui confermano che solo questo c'è, solo questo è possibile.

E così in questa girandola iconica di Gramsci hipster o persino sex symbol, le sagge parole di Buttigieg e le utili indicazioni di Liguori sono purtroppo sovrastate dal paratesto, dal contesto e dal resto del testo della rivista, laddove la parte viene assorbita dal tutto e finisce per confermarlo anche se eterogenea, come accade nel palinsesto televisivo.

Ragion per cui in queste pagine poteva esserci un Global Gramsci come un Global Evola, oppure un Global Gobetti, e non sarebbe cambiato nulla del senso complessivo del messaggio, perché il contesto lo neutralizza a monte, rendendolo funzionale a un'operazione culturale coerente con il detournement postmoderno dei relitti politici del Novecento. [SGA].

da Robinson di Repubblica del 19 2 2017













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