L'idea di un governo Giggino-Salvino è inquietante e per i danni che può fare sarebbe meglio evitare questo esito: il PD dovrebbe far nascere il governo grillino e attenderne il logoramento, oppure sollecitarlo a una progressiva mutazione come solo quel partito sa fare (anche perché se si rivota presto verrà cancellato assieme a Forza Italia).
Renzi, che a tal fine dovrebbe essere eliminato, sembra però determinato a ridisegnare il quadro politico obbligando il M5S ad allearsi con la Lega, e per la sua banda - i cui interessi non coincidono più con quelli del PD in quanto tale - questo è in effetti l'unico modo di provare a rimanere in partita.
Il problema è perciò cosa farà PAP e cioè, visto che comunque LEU non ha nessuno spazio e nessun futuro, se questo nuovo soggetto sarà in grado di individuare, nominare e cavalcare le contraddizioni più stridenti o se rimarrà quella cosa naïf che è adesso.
Il tempo stringe perché salvo indigestione di potere questo governo introdurrà il premio di maggioranza e ci porterà presto a nuove elezioni [SGA].
Le elezioni, la sinistra in frantumi, il web, le donne e l'ottimismo della volontà. Incontro a tutto campo con l'intellettuale che si innamorò del comunismo
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