mercoledì 28 marzo 2018

Imminente collasso di ciò che rimane a sinistra. PAP se c'è - e se è tornata da Afrin - batta un colpo


"Al prossimo giro tocca a noi"? Su politica estera e questioni sociali è in realtà imminente il collasso di ciò che rimane a sinistra.
PAP se c'è batta un colpo
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Se richiamano i diplomatici russi, Giggino e Salvino si prendono Marx XXI, L'Antidiplomatico e forse anche il PCI-Pdci, dopo essersi presi tutto il giro di Giulietto Chiesa e i feticisti del No-Euro.

L'altra metà dei compagni invece sta con Gentiloni che li ha espulsi e con gli euromani.
Lo smottamento nel nostro campo è destinato a diventare presto una frana.
I realpolitici di casa nostra saranno irresistibilmente attratti dal filo-putinismo di facciata e dal giro di vite retorico sui migranti, decoro urbano, legalità, ecc. ecc., mentre quelli un poco più normali fuggiranno per non restare soli con i frufru e i mistici del Rojava.
Lo stesso discorso si può fare rispetto al conservatorismo neoliberale compassionevole che sarà la cifra del prossimo governo nelle politiche sociali.
Quando poi le forze in campo getteranno la maschera e la bolla si sgonfiera, questi non li ripigli più.
Altro che "al prossimo giro tocca a noi"! Siamo nel pieno di un'offensiva egemonica alla quale sarà molto difficile resistere. Il tempo passa e fino a questo momento PAP non ha proposto uno straccio di niente.

Per dire. Ieri ad Ancona proteste davanti alla Regione contro la legge PD per la sperimentazione delle fusioni pubblico-privato nella sanità.
Presenti 5Stelle, Lega e Centrodestra, che cavalcano le ambiguità della legge per proporre più privatizzazioni. PAP assente: erano a manifestare con l'immaginazione ad Afrin.
Forse, siccome la privatizzazione della sanità in regione è cominciata quando Rifondazione Comunista era in giunta, si sono vergognati e sono andati dove non li conosce nessuno.
È solo un esempio tra mille possibili, ma fa capire come siamo messi male [SGA].

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