Un ottimo articolo di Luigi Manconi sulla Lettura
spiega oggi il narcisismo e soprattutto il conformismo strutturale del
"cattivismo" straccione e della "trasgressione" ignorante di matrice
reazionaria.
Gramsci rifacendosi a Marx distingueva a suo tempo due generi di sarcasmo.
Domenico Losurdo, in un testo in cui metteva a confronto Marx e
Nietzsche ("Le catene e i fiori"), distingueva invece la critica
dell'ideologia progressista - che demistifica i fiori retorici messi a
imbellettare le catene reali perché vuole spezzare queste catene stesse -
e la critica dell'ideologia reazionaria - che sbeffeggia quei fiori
perché le piacciono così tanto le catene che non vuole che vengano
nascoste.
Tanti che sembrano splendidi sono in realtà più squallidi dello squallore che sembrano denunciare [SGA].
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