sabato 22 giugno 2019

Il "piano B" è il "piano USA", sovranismo è atlantismo e subalternità all'imperialismo, la Lega è il nemico principale che consegna a Trump l'Europa e l'Italia

"L'Italia è il più grande Paese europeo con cui gli Stati Uniti possono e vogliono dialogare - continua Salvini - sono qui per aprire un canale che può essere enorme, e di grandissimo interesse per entrambi".

"Condivido le preoccupazioni dell'amministrazione americana sia nei confronti della Cina che nei confronti dell'Iran"

"Il nostro Paese vuole tornare a essere nel continente europeo il primo partner della più grande democrazia occidentale. Dal taglio delle tasse al rilancio dell'economia locale vorrei che, chiaramente in piccolo, il governo italiano applicasse una ricetta come quella adottata dall'amministrazione statunitense, già dalla prossima manovra".

 Sovranismo contro l'oppressione Ue e il globalismo o subalternità globale agli Stati Uniti? L'Italia grimaldello americano contro l'Europa
Che l'Europa abbia infinite contraddizioni che si scaricano sulle classi subalterne e i ceti medi è evidente e solo un idiota direbbe il contrario. Così come è evidente che in Europa ci sia una feroce guerra tra capitalismi nella quale - ma che strano! - quello più forte vince e plasma l'ambiente istituzionale ed economico circostante.
L'alternativa all'Europa tuttavia non è il socialismo né la fine del neoliberalismo ma essere ancor più servi di Washington e dipendenti dagli USA.
L'Italia è in questo senso, assieme ad altri paesi dell'area ex sovietica, l'anello debole del processo di convergenza europea (anche per le debolezze intrinseche del progetto stesso), ed è l'arma di ricatto con la quale Trump vuole piegare e sottomettere la UE oppure distruggerla. La tronfia baldanza di Salvini, che non dovrebbe dormire la notte pensando all'imminente necessità di trovare almeno 50 miliardi e al rischio di procedura d'infrazione e invece alza provocatoriamente la posta lanciando messaggi all'elettorato ma soprattutto agli altri paesi, si spiega tenendo conto che ha le spalle coperte da Trump.
Si tratta di un progetto ben preciso, che ha a che fare con i conflitti interni alle classi dominanti nazionali e europee e che rappresenta il vero unico e solo "piano B" possibile. Un piano che rende a questo punto realistica la prospettiva dell'Exit dell'Italia.
Non per realizzare una zona integrata alternativa e più equa, però, ma per diventare ancor più colonia statunitense e testa di ponte americana in Europa (anche in funzione anticinese). Lucrando una rendita di posizione e imitandone ancor di più il modello sociale, a partire dalla flat tax e con i migranti al posto degli schiavi a consolare gli italiani per salari bassi e i poor jobs.
È questa la mitologica strategia di Bannon, che ribadisce il primato della politica: niente di più e di diverso da una lotta di classe tra padroni nella quale i subalterni si mobilitano per ragioni culturali in sostegno di una cordata anche a discapito dei propri interessi economici  [SGA].

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