sabato 17 aprile 2021

Liberali e negazionisti







Poche cose come la pandemia hanno scoperchiato la profonda affinità liberale e neoliberale del populismo sovranista e degli apologeti del capitalismo senza freni, uniti in nome delle aperture immediate, del desiderio di accumulazione infinita e dello spontaneismo foucaultiano della vita.

Draghi è la foglia di fico epistocratica e meritevole che consente alla borghesia italiana di nascondere il proprio bolsonarismo negazionista agambeniano per tirarlo fuori al momento opportuno e con buone maniere.
E meno male che il sovranismo era la riscoperta del limite e delle radici!
In ogni caso, dopo le decisioni di Draghi e Confesercenti avvenute ieri con il giubilo delle destre e della stampa, si è capito meglio quanto conti nella politica italiana il ministro Speranza e più in generale quale sia il peso reale della sinistra di governo, che non è molto maggiore del peso della sinistra d'opposizione.
Si tratta di un gioco al termine del quale perdi comunque.
Siamo sicuri che questo gioco valga la candela e che non sia il solito trappolone, oppure ci piace proprio farci del male da soli? [SGA].

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