domenica 24 aprile 2022

Guerra di civiltà, guerra di razze: noi Europa, loro Asia, noi bianchi, loro mongoli

Ogni tanto nelle nebbie della propaganda filoamericana si intravvede un barlume di involontaria verità.

Pur con parole sconcertanti e odiose - che non gli vengono contestate e la cui portata non viene forse nemmeno intesa - l'intellettuale ucraino Dmytro Chystiak dice oggi senza falsi pudori a "La Iattura" ciò che è realmente in gioco in questa guerra.
Da una parte l'Europa, l'Occidente, la Civiltà, lo Spazio Sacro della Libertà, il Mondo Bianco di cui le classi dominanti dell'Ucraina si sentono parte e in cui pretendono di essere cooptate a qualunque costo, anche a costo di costringere la popolazione a morire.
Dall'altra parte l'Asia, l'Oriente, la Barbarie, il Dispotismo, il Mondo Oscuro dei Popoli di Colore, dalle cui tenebre è necessario distinguersi.
Siamo di fronte a una trasfigurazione della guerra in chiave metafisica e di filosofia della storia, nella quale la storia diventa natura e le differenze vengono essenzializzate sino a sfumare in una sorta di contrapposizione razziale.
La mera apologia dell'ordine mondiale statunitense si fa così teodicea [SGA].

1 commento:

MASSIMO ZANARIA ha detto...

E'sufficiente leggere (o rileggere) Jacques Pirenne e il suo Le grandi correnti della storia universale per comprendere che ciò che unisce l’Europa occidentale agli Stati Uniti è la stessa civiltà marittima, commerciale, liberale, socialdemocratica fatta di traffici di idee, scambi culturali, gioia di vivere, viaggiare, conoscere; una civiltà con capacità autocritiche, che le autocrazie di ogni risma non avranno mai. Poi, c'è chi preferisce i mongoli, i cinesi e i criminali euroasiatici. Questione di gusti?