mercoledì 3 ottobre 2012

Esiste anche la "lettura femminista dell'intreccio tra genere e cultura visiva"


Il Manifesto, invece, fa questi titoli e pretende che lo Stato ne finanzi ancora l'esistenza... [SGA].

Alessandra Gribaldo e Giovanna Zapperi: Lo schermo del potere. Femminismo e regime della visibilità, Ombre Corte

Risvolto

Il tema dell'immagine delle donne si è imposto negli anni del declino berlusconiano come un problema che richiede una risposta sia politica che teorica. Questo libro propone una lettura femminista dell'intreccio tra genere e cultura visiva. La critica dell'immagine come ambito sessuato permette di cogliere la complessità dei rapporti di potere che si esprimono attraverso le immagini, senza cedere alla nostalgia di un femminile autentico. Il femminismo ha mostrato infatti come il corpo naturale sia già un corpo immaginato, storicamente connotato, plasmato dai rapporti di potere. Se il tempo è adesso, non abbiamo bisogno di redenzione per fare posto a un'immagine di donna integra e dignitosa, quanto piuttosto di reinvenzione. Declinare il genere attraverso le linee della classe, del colore e della sessualità permette di pensare la soggettività in termini di processo, di conflitto e di possibilità, in una forma che è insieme immagine e sguardo.                                                           

Premessa (da UniNomade) 


Una critica femminista alla produzione di immaginario che mette a nudo il corpo delle donne 

Anna Curcio - il manifesto | 03 Ottobre 2012 da dirittiglobali

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