mercoledì 3 ottobre 2012
Esiste anche la "lettura femminista dell'intreccio tra genere e cultura visiva"
Il Manifesto, invece, fa questi titoli e pretende che lo Stato ne finanzi ancora l'esistenza... [SGA].
Risvolto
Il tema dell'immagine delle donne si è imposto negli anni del declino
berlusconiano come un problema che richiede una risposta sia politica
che teorica. Questo libro propone una lettura femminista dell'intreccio
tra genere e cultura visiva. La critica dell'immagine come ambito
sessuato permette di cogliere la complessità dei rapporti di potere che
si esprimono attraverso le immagini, senza cedere alla nostalgia di un
femminile autentico. Il femminismo ha mostrato infatti come il corpo
naturale sia già un corpo immaginato, storicamente connotato, plasmato
dai rapporti di potere. Se il tempo è adesso, non abbiamo bisogno di
redenzione per fare posto a un'immagine di donna integra e dignitosa,
quanto piuttosto di reinvenzione. Declinare il genere attraverso le
linee della classe, del colore e della sessualità permette di pensare la
soggettività in termini di processo, di conflitto e di possibilità, in
una forma che è insieme immagine e sguardo.
Premessa (da UniNomade)
Una critica femminista alla produzione di immaginario che mette a nudo il corpo delle donne
Anna Curcio - il manifesto | 03 Ottobre 2012 da dirittiglobali
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento