giovedì 15 novembre 2012

Filosofia e psicoanalisi


Filosofia della psicoanalisi
Filosofia della psicoanalisi. Un’introduzione in ventuno passi, a cura di Silvia Vizzardelli e Felice Cimatti, Quodlibe

Risvolto
Filosofia e psicoanalisi sono due discorsi che ad un certo punto, nella storia del pensiero, hanno vissuto in una condizione di problematica simbiosi. Molte volte si è tentato di ricostruire le vicende di questo rapporto evidenziandone luci e ombre, zone di fertilità e zone di attrito. Questi Ventuno passi partono dalla convinzione che sia necessario posizionarsi al centro, in un territorio franco, e attendere che arrivino qui, in questa zona intermedia, gli effetti del lavoro sui concetti compiuto dalle due discipline. Qui, a metà strada, succede di tutto: attriti, collisioni, matrimoni, divorzi. I concetti si articolano contaminandosi e poi rientrano nelle loro case con una nuova forza e una maggiore plasticità. Questo libro favorisce e documenta l’appuntamento tra due discipline che hanno il desiderio di parlarsi, anche se, oggi più che mai, il luogo in cui si sono date appuntamento è gravemente disturbato da voci frettolose e grossolani attacchi.

Sommario  Verità (Francesco Napolitano); Seduzione (Alberto Luchetti); Persuasione (Francesca Piazza); Volontà (Felice Cimatti); Desiderio (Federica Giardini); Denaro (Luca Zendri); Ripetizione (Silvia Vizzardelli); Meccanismo (Luca Zendri); Abito (Emanuele Fadda); Parola (Felice Cimatti); Voce (Carlo Serra); Cura (Luisella Mambrini); Sogno (Francesco Napolitano); Inconscio (Fabrizio Palombi); Ricordo (Francesco Saverio Trincia); Finzione (Daniela Angelucci); Immagine (Silvia Vizzardelli); Corpo (Sandra Plastina); Malinconia (Marco Mazzeo); Amore (Bruno Moroncini); Altro (Fortunato M. Cacciatore)  

SAGGI

«Filosofia della psicoanalisi», un volume collettivo per Quodlibet Ventuno contributi per trovare il luogo comune di due discipline ritenute distinte e inconciliabili. E così fornire un'analisi all'altezza dei tempi presenti

TAGLIO MEDIO - Paolo Vernaglione il manifesto 2012.11.15 - 11 CULTURA

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