San Tommaso d'Aquino: Lo specchio dell'anima, San Paolo, pp. 1224, 69
Risvolto
Il volume presenta la traduzione latina del De anima di
Aristotele condotta e commentata da san Tommaso d'Aquino, con testo a
fronte in italiano. La cura e la traduzione di questo libro è stata
condotta da un gruppo di studiosi provenienti dalle Facoltà di Filosofa
italiane, statali ed ecclesiastiche, riuniti nel Progetto Tommaso e
impegnati da anni nella lettura e nell'esame puntuale delle opere
tommasiane, in lingua originale. Opera della maturità dell'Aquinate
(scritta tra il 1268 e il 1270), la Sentencia de anima mostra un Tommaso
che sviluppa le teorie metafisichee antropologiche dell'aristotelismo
in modo personale ed originale. La traduzione critica qui pubblicata è
dotata di ricchi apparati di introduzioni, lessico e indici, ed è
destinata a segnare una tappa importante nella bibliografa tomistica.
L'anima secondo Tommaso
di Armando Torno
Opera
di un Tommaso d'Aquino ormai maturo — venne scritta tra il 1268 e il
1270 — la «Sententia de anima» è una ricerca ricca di rimandi e di
scavi. O meglio, queste pagine di Tommaso sul «De anima» di Aristotele
altro non rappresentano che un'odissea in una selva di specchi nella
quale si desidera ghermire, tra l'altro, la conoscenza della sostanza
dell'anima e dei suoi accidenti, oppure esporne la natura attraverso le
teorie dei vari filosofi (e secondo verità). Il dottore medievale si
sofferma sui movimenti, sui dubbi che essa possa essere in qualche
luogo, sulla sua felicità e in che cosa essa consista. I sei studiosi
del «Progetto Tommaso» ci restituiscono Lo specchio dell'anima (San
Paolo, pp. 1224, 69) con una introduzione ricca di informazioni, note e
lessico, oltre che testo latino a fronte e traduzione italiana. Un'opera
che è uno sguardo, appunto, in uno specchio. Dentro e oltre di esso,
con i rischi e i possibili incontri, l'anima rivede se stessa. Mentre è
inseguita dalle forti idee di Aristotele e dello stesso Tommaso.
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