martedì 1 ottobre 2013
Il libro di Gianni Fresu su Eugenio Curiel
Risvolto
Sebbene sia alla base della nostra Costituzione repubblicana, poche
altre esperienze storiche sono state oggetto di contesa come la lotta
partigiana tra il 1943 e il ‘45. Già all’indomani della ritrovata
democrazia si moltiplicarono i tentativi volti a ridimensionare la
funzione della Resistenza nella storia della liberazione nazionale e il
peso specifico della sua componente maggioritaria Tra le pieghe delle
rimozioni forzate, o di affrettate esigenze di riscrivere la storia,
sono rimaste esperienze collettive e singole personalità di un certo
rilievo ma destinate all’oblio della memoria. Fra esse il giovane
intellettuale triestino Eugenio Curiel, una figura poliedrica, per
interessi e propensioni intellettuali, che immolò la sua stessa
esistenza alla causa della liberazione, come tanti della sua
generazione. Morto senza aver ancora compiuto 33 anni, ha lasciato un
patrimonio di riflessioni, analisi, proposte ed esperienze politiche
concrete, degne di maggior attenzione per comprendere meglio le origini
della nostra democrazia repubblicana e il travaglio umano che la
generò. Eugenio Curiel si formò e raggiunse l’età adulta negli anni di
massima espansione del regime di Mussolini, una fase comunque
attraversata da un clima crescente d’inquietudine tra un numero sempre
maggiore di giovani, educati nella dottrina del fascismo, ma
profondamente insoddisfatti delle sue realizzazioni concrete. Fu
interprete e ispiratore della “generazione degli anni difficili”,
assolvendo un ruolo di cerniera tra le esigenze di quei giovani con
quelle dei vecchi protagonisti dell’antifascismo.
Per acquisti e prenotazioni on line: http://www.odradek.it/Schedelibri/eugeniocuriel.html
Per Info e presentazioni scrivere a fresugianni@tiscali.it
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