da l'Unità di lunedì 30 marzo 1953
Ringrazio Giuseppe Sini per la segnalazione [SGA].
"[...] Tutti i senatori dell'Opposizione sono in piedi e gridano, all'indirizzo di RUINI: Vergogna! Venduto! Servo! Fazioso! Questo non è più il Senato!
[...] il compagno Scocimarro, vicepresidente del'Assemblea, si fa largo fra la confusione e sale sul banco della Presidenza. Lo si vede parlare concitatamente con Ruini, sbattere il pugno sul tavolo della Presidenza e tornare nel settore di sinistra tra gli applausi dei nostri compagni
[...] Numerosi compagni vengono alle mani con i clericali, al centro dell'emiciclo, mentre i commessi stendono un cordone per evitare gli urti.
[...] È il compagno socialista LUSSU che per primo da sfogo alla sua profonda indignazione lanciando in faccia a Ruini il libretto del Regolamento [...] Nell'emiciclo la mischia è ormai furibonda. Sanna Randuccio viene schiaffeggiato e preso a pugni; Canaletti Gaudenti, Tartufoli, De Luca e Gerini ricevono colpi sul viso e sul corpo dai senatori di opposizione.
[...] Nell'emiciclo si agita un groviglio di corpi avvinghiati in una colluttazione violenta. Pacciardi, in piedi davanti al banco del governo, riceve un colpo sulla fronte che gli lascia un graffio insanguinato.
[...] l'Opposizione reagisce con una nuova salve di epiteti contro Ruini: «Canaglia! Venduto! Sudicione! ». Un pugo di monete metalliche viene lanciato contro il giuda Ruini. Si ode nettamente il compagno LI CAUSI scandire con voce tonante: «Por-co! Por-co!». Il compagno Terracini a sua volta grida: «Ella non è più il presidente del Senato! È un brigante!»
[...] NEGARVILLE tenta di salire sul banco della Presidenza aggrappandosi alle sottili colonnine di legno che lo decorano. Ci vogliono una dozzina di commessi per strapparlo a forza dopo una resistenza accanita.
[...] SECCHIA, MOSCATELLI, MINIO, PELLEGRINI, Rita MONTAGNANA, Adele BEI, PALERMO, SCOCIMARRO, LUSSU, LEONE, SPANO, PERTINI, MASSINI, LANZETTA, BOLOGNESI , FEDELI, PASTORE, ALLEGATO, picchiano con tutte le loro forze, insieme con gli altri senatori di opposizione di cui non riusciamo a segnare i nomi, sui banchi. C'è chi riesce a staccare le tavolette e a sbatterle con violenza ancora maggiore.
[…] Il compagno socialista LUSSU, vecchio amico di lotta di La Malfa, quando questi era ancora un antifascista, scende nell'emiciclo, si avvicina al ministri repubblicano e lo schiaffeggia.”
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