sabato 8 novembre 2014
La Prima guerra mondiale nel romanzo di Echenoz
Risvolto
Quando,
il 1° agosto 1914, le campane suonano a martello annunciando la
mobilitazione, nemmeno il mite, smarrito Anthime riesce a sottrarsi
all'esultanza generale, alle discussioni febbrili, alle risate senza
fine sovrastate da inni e fanfare. E poi – lo dice anche Charles con la
consueta sicumera – è questione di quindici giorni al più, sarà una
guerra lampo. Un ultimo, antinomico sguardo d'addio alla deliziosa
Blanche – la giovane che ama ma che Charles ha ovviamente conquistato
per primo – e, insieme a lui e agli inseparabili Padioleau, Bossis e
Arcenel, eccolo partire da Nantes alla volta dell'ignoto. Ignoto che
rimarrà tale per tutti i cinquecento giorni che passerà al fronte,
perché per Anthime la guerra non può che essere un evento tenebroso e
indecifrabile: anche quando si lancia curvo e goffo contro il nemico,
preceduto dalla lama della baionetta che fora l'aria gelida, anche
quando apprende della morte di Charles, abbattuto insieme al Farman F 37
sul quale compiva un volo di ricognizione, anche quando vede Bossis
inchiodato a un puntello di galleria, anche quando si vomita addosso di
paura e di disgusto – anche quando una scheggia di granata, simile a una
levigata ascia neolitica, punta su di lui come per regolare una
questione personale. D'ora innanzi, la sua vita minuscola sarà diversa –
inaspettatamente, sorprendentemente diversa.
Con una leggerezza e
una concisione che già il titolo evoca come un temerario programma,
Echenoz ci mostra la tragedia che ha diviso nettamente in due il secolo
scorso ad altezza d'uomo, senza mai varcare l'orizzonte visivo di
Anthime, lasciandosi guidare dal suo sguardo candido e attonito, e
facendo così di lui l'emblema della sola qualità che consenta di
attraversare indenni l'inaudita violenza della Storia: la sorridente,
caparbia volontà di adattarsi.
Prima di quell'apostrofo, c'è un mondo, dopo
ce n'è un altro. Prima di quell'apostrofo non c'è nulla, nel titolo del
nuovo libro di Jean Echenoz, dopo l'apostrofo c'è un numero: 14
Daniele Abbiati - Sab, 08/11/2014
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