venerdì 30 marzo 2012
Roberto Esposito sul nuovo libro di Vito Mancuso
Vito Mancuso: Obbedienza e libertà. Critica e rinnovamento della coscienza cristiana, Fazi
Il nuovo libro di Vito Mancuso propone un “discorso sul metodo” in presa diretta, fondato non più sul principio di autorità, ma sul più esigente principio di autenticità. Nella luce del delicato rapporto con il potere ecclesiastico, i grandi temi della riflessione umana vengono declinati in modo inedito, coinvolgente, talora entusiasmante e sempre con la consueta chiarezza.
La verità e il potere a partire dalla teologia politica del Grande Inquisitore, la religione contaminata da politica e laicità, l’identità umana tra anima e coscienza, il destino finale o come nulla o come eternità, il dialogo tra le grandi religioni mondiali e una bellissima meditazione sul motto episcopale del cardinal Martini.
La posta in gioco è particolarmente alta: una fede all’altezza dei tempi, una concezione dinamico-evolutiva della verità. Vero e proprio manifesto della teologia di Vito Mancuso, Obbedienza e libertà lancia un messaggio forte e chiaro: da un lato la Chiesa deve liberarsi della superata visione del mondo insita nella sua dottrina, dall’altro il mondo laico deve tornare a interrogarsi sui grandi orizzonti della ricerca spirituale, perché la spiritualità, scrive Mancuso, «è una particolare gestione della libertà».
Il nuovo libro di Vito Mancuso
La teologia della libertà
Il nuovo libro di Vito Mancuso sulla necessità del confronto all´interno della Chiesa
Un´idea non misurata alla prova dell´azione concreta, si ripiega su se stessa e poi si spegne
L´autore si impegna in un corpo a corpo con l´antagonista moderno del cristianesimo, vale a dire Nietzsche
di Roberto Esposito Repubblica 30.3.12
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