giovedì 7 giugno 2012
Il mito di Federico II
Fulvio Delle Donne: Federico II: la condanna della memoria. Metamorfosi di un mito, Viella, Roma, 2012, pp. 208, euro 22
Risvolto
Federico II di Svevia (1194-1250) è un personaggio dotato di un
fascino imperituro, che lo ha portato a godere di una doppia vita: una
nel mondo, contingente, l’altra nel mito, immortale. Essere ricordati è
il desiderio di tutti i grandi, ma per Federico II – l’eccelso
imperatore, l’unico degno di quel nome vissuto nel XIII secolo – è quasi
una damnatio, una condanna, ancora maggiore dell’oblio, perché
la sua esistenza reale ha finito con l’essere sepolta sotto le
concrezioni della memoria trasfigurata.
Nel libro si segue il percorso che ha portato Federico II dalla
storia al mito, e che, viceversa, ha ricondotto nella storia il
protagonista dell’anonimo Itinerarium, il poeta-imperatore
capace di improvvisare i motti in versi che ancora oggi identificano
molte città pugliesi. Se la figura storica è ricostruibile con l’attenta
lettura delle fonti, accanto ad essa si è venuta costantemente a
collocare quella mitizzata, che lo stesso Svevo ha ampiamente
contribuito a creare, ma che l’ha spesso reso indistinguibile nei tratti
autentici.
Affrontare l’immagine di Federico II attraverso le attestazioni del
suo mito serve a definirne i contorni, ma impone, al tempo stesso, un
termine perentorio alle invenzioni fantastiche che l’hanno immersa in
una strumentale dimensione atemporale, trasformando tutto ciò che le è
correlato – e innanzitutto Castel del Monte – in oscuri e irrazionali
simboli esoterici.
Delle Donne spiega come si è trasformato il mito di Federico II
Marina Montesano Europa 7 giugno 2012
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