venerdì 16 gennaio 2015
Il mercato dell'arte in Italia
Risvolto
Questo libro è un’indagine plurale sull’identità di un artista
singolare, Enzo Cucchi, pittore solitario, inquadrato nel brand
collettivo della Transavanguardia. Il personaggio e l’opera si
assomigliano fatalmente, nella loro gemella doppiezza: almeno dagli anni
Ottanta, ci si è cominciati a domandare chi fosse quest’uomo, e come
facesse a realizzare opere così uniche, ma anche come fosse possibile
armonizzare in un solo individuo le sue dichiarazioni mirabili e le sue
indifendibili provocazioni. Carlos D’Ercole riesce a risolvere questi
enigmi facendo sì parlare Enzo, ma soprattutto le persone che gli sono
state vicine, tanto umanamente quanto professionalmente. Tra queste
incontriamo galleristi, artisti, amici, collaboratori, che parlano per
la prima volta del ruolo insostituibile che la biografia di Enzo svolge
nello sviluppo del suo lavoro. Fra i testimoni non ci sono critici e
storici dell’arte, perché hanno già detto molto su di lui; forse troppo.
E l’immagine che chiude il testo è dinamica, affascinante e poco
chiara. Come Cucchi.
Un divertente ritratto del maestro della Transavanguardia finisce con lo svelare altari e altarini del mondo di critici e collezionisti
Camillo Langone - il Giornale Ven, 16/01/2015
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