martedì 24 marzo 2015

Le radici medievali della scienza moderna

Copertina di 'Genesi della scienza'James Hannam: La genesi della scienza. Come il Medioevo cristiano ha posto le basi della scienza moderna, d'Ettoris

Risvolto
L'Autore conduce il lettore non specialista alla scoperta delle geniali personalità di Giovanni Buridano, Nicola d'Oresme e Thomas Bradwardine, ridefinendo anche i profili di personaggi più familiari come san Tommaso d'Aquino e Galileo Galilei.

I sapienti studiavano la natura per capire qualcosa del Creatore. Da lì nasce la mentalità che porterà alla rivoluzione di Newton 
Rino Cammilleri - Mar, 24/03/2015

James Hannam: La genesi della scienza. Come il Medioevo cristiano ha posto le basi della scienza moderna, D’Ettoris Editori, pp. 494, euro 26,90

Così i secoli bui del Medioevo hanno illuminato la scienza 
Lo storico inglese esalta il ruolo degli anonimi inventori dell’età di mezzo A loro dobbiamo la genesi della tecnologia: occhiali, orologi, altiforni ecc. 
11 giu 2015  Libero 
In linea con la storiografia anglosassone, ha un tono divulgativo, ma da subito le argomentazioni appaiono nette. 
Isaac Newton (1642-1727) in una sua lettera osservava: «Se ho visto più lontano è perché stavo sulle spalle di giganti»? Giusto, e faceva bene a far riferimento a René Descartes (1596-1650): però non dobbiamo dimenticare, dice Hannam, che il suo aforisma era stato già coniato nel secolo XII dal teologo Bernardo di Chartres. Già, ed è proprio il secolo XII che merita l’appellativo di Rinascimento. Sant’Anselmo dà la dimostrazione logica dell’esistenza di Dio, Abelardo si muove in questa direzione, negli stessi anni altri studiosi cominciano a dedicare le loro energie allo studio del mondo fisico, mentre un enorme corpus di scritti scientifici e medici provenienti dalla Grecia antica e dal mondo islamico viene tradotto in latino. Una benefica «inondazione di nuove conoscenze» che permette all’Occidente «di assimilarle, sviluppando e migliorando tutto ciò che era stato scoperto fino allora». 
Non c’è inimicizia fra pensiero scientifico e dottrina cattolica. La Chiesa, è vero, induce i filosofi a concentrare la loro attenzione sulla natura invece che sulla metafisica, ma, al tempo stesso, favorisce arti e scienze e chi cita a confutazione il caso di Galileo non dovrebbe dimenticare che per gran parte della sua carriera lo scienziato pisano ebbe il sostegno delle autorità ecclesiastiche e fu per diverso tempo tra gli amici personali di Urbano VII. La condanna, afferma Hannam, non riguardò lo scienziato, ma il filosofo che metteva in discussione la teologia cattolica. 
Contrariamente, poi, a ciò che comunemente si crede, «la Chiesa non ha mai appoggiato l’idea che la terra fosse piatta, non ha mai vietato la dissezione umana né l’introduzione del numero zero, né ha mai bruciato chicchessia sul rogo per le sue opinioni scientifiche». Infatti, a Giordano Bruno la terribile condanna fu inflitta per eresia teologica. 
«Il Medioevo è stato un periodo di enormi progressi in campo scientifico, tecnologico e culturale». La bussola, la carta, la stampa, la staffa e la polvere da sparo fecero la loro comparsa in Europa fra il 500 e il 1500. Lo sviluppo della stampa permise, nei soli primi 50 anni dopo la Bibbia stampata da Gutenberg (1455), una produzione di 20 milioni di volumi. E nel frattempo erano stati inventati gli occhiali, gli orologi meccanici, i mulini a vento e gli altiforni. Quanto alle Università, furono fondate nel secolo XII e garantirono alla ricerca scientifica un rifugio. 
Diviso in 21 capitoli, il saggio di Hannam i suoi mille anni di storia - dal collasso dell’Impero Romano a Galileo - li affronta dunque all’insegna di una visione del mondo cristiana. Il che non esclude un bel po’ di curiosità: ad esempio, se il capitolo VI ha al centro una figura titanica della teologia come San Tommaso, il cap. VIII esamina due discipline “sospette” con cui la Chiesa dovette confrontarsi: l’alchimia e l’astrologia. E il capitolo IX ci fa conoscere Ruggero Bacone, commentatore di Aristotele, agostiniano e scienziato della natura, ma pure insonne esploratore di trattati di magia.

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