sabato 4 aprile 2020

Staino, il Marione del PD. Rossobruni e rozzobruni

Con questa vignetta indecorosa e razzista pubblicata dalla Busiarda di oggi, l'ex compagno Sergio Staino - la cui sopravvalutata funzione storica e unica ragione d'esistenza sociale è sempre stata quella di ammorbidire con la vaselina delle sue battute insulse l'irreversibile svolta a destra intrapresa dal suo partito alla fine degli anni Ottanta facendosi garante della continuità dal PCI al PD presso i militanti più gonzi - si guadagna il titolo di Marione del PD e dei diritti umani.

Immaginate cosa sarebbe accaduto oggi in Italia se al posto dello stereotipo del cinese ci fosse un uomo rappresentato con il naso adunco.

Si conferma quanto è noto da tempo: al volgare "rozzobrunismo" dei socialsciovinisti che sognano il socialismo da caserma e difendono il proletariato bianco dall'invasione migrante orchestrata da Soros, la sinistra imperiale ha contrapposto in anticipo il vero "rossobrunismo": e cioè una raffinata piattaforma che coniuga i valori dell'Occidente eretti a valori universali con le bombe della Nato [SGA].


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