domenica 8 novembre 2009

Anniversari

Si incrociano in questi giorni, per una beffa della storia, l'anniversario della Rivoluzione d'Ottobre del 1917 e quello della caduta del Muro di Berlino del 1989. Poiché lo sviluppo dei movimenti della storia avviene sempre fuori sincrono e in maniera differenziata, inoltre, solo adesso in Italia divengono pienamente evidenti le conseguenze di quelle trasformazioni. Solo ora che il nemico è penetrato in profondità fin dentro le retrovie e ha spazzato via quelle poche linee difensive che in questi 20 anni avevano consentito una minima resistenza.
Ci sarebbero molte cose da dire, ma forse non abbiamo capito ancora bene. Di capire, però, non possiamo fare a meno.


 Difendendomi dall’accusa manifestamente infondata di omicidio non intendo certo attribuire a questo Tribunale e a questo procedimento penale l’apparenza della legalita’. La difesa del resto non servirebbe a niente, anche perche’ non vivro’ abbastanza per ascoltare la vostra sentenza. La condanna che evidentemente mi volete infliggere non mi potra’ piu’ raggiungere. Ora tutti lo sanno. Basterebbe questo a dimostrare che il processo e’ una farsa. E’ una messa in scena politica.
Nessuno nelle regioni occidentali della Germania, compresa la citta’ di prima linea di Berlino Ovest, ha il diritto di portare sul banco degli accusati o addirittura condannare i miei compagni coimputati, me o qualsiasi altro cittadino della RDT, per azioni compiute nell’adempimento dei doveri emananti dallo Stato RDT.
Se parlo in questa sede, lo faccio solo per rendere testimonianza alle idee del socialismo e per un giudizio moralmente e politicamente corretto di quella Repubblica Democratica Tedesca che piu’ di cento stati avevano riconosciuto in termini di diritto internazionale...

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